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La forma dei colori, la sinfonia pittorico-cromatica di Paolo Manazza ‘suona’ a Parigi

Paolo Manazza, The Gardens on the Sea, 2008-2016

A Parigi, la galleria d’arte e casa d’aste ARP – Art Research Paris ospita dal 5 al 17 luglio la retrospettiva del pittore e giornalista Paolo Manazza (Milano, 1959) intitolata “La forme de couleurs”, presentata da Marco Meneguzzo e Robert Philips

Oltre trenta opere realizzate dal 2004 ad oggi raccontano Paolo Manazza come esploratore delle infinite possibilità della pittura. “La forma dei colori” copre infatti quasi due decenni di produzione e ripercorre a pieno la sinfonia pittorico-cromatica dell’artista, che unisce nel suo lavoro la forza della gestualità alle vibrazioni del colore.

Le opere in mostra emanano, fin dai titoli, un intenso protagonismo cromatico: oltre a “The Shape of colors” (2004), che dà il titolo alla retrospettiva, sono esposti lavori di qualche anno fa, come “Untitled Brown” (2004) e “Pink Clouds” (2008), accanto a opere più recenti come “Red Explosion” (2020), “Yellow Pink” (2022), “Untitled Magenta” (2023), “Untitled Green” (2023), “Untitled red” (2023), “Untitled blue” (2023) e il mosaico di colori intitolato “Palette! More than Hundred Colours” (2020). Tutte composizioni cromatiche che sprigionano una tensione, una catarsi calamitante capace di emozionare e coinvolgere chi vi assiste.

«Parigi è il posto giusto per la pittura di Paolo Manazza – spiega il critico d’arte Marco Meneguzzo nel suo saggio a catalogo – me ne sono accorto entrando nel suo studio, e vedendo un grande lavoro verticale, astratto, cromaticamente solare, con stesure “àplat” ma ancora materiche, ancora con il ricordo della pennellata che ispessisce il colore nel momento in cui abbandona il contatto con la superficie. Un quadro felice e nostalgico assieme, come lo sono ad esempio i quadri di Pierre Bonnard e, soprattutto, di Nicolas De Staël».

Chi è Paolo Manazza

Pittore, scrittore, imprenditore culturale, giornalista specializzato in economia dell’arte, collaboratore trentennale del Corriere della Sera e fondatore di ArtsLife: il suo percorso di vita lo ha sempre “ricondotto verso l’arte”, come ha efficacemente notato il critico Alan Jones. Dopo un lungo periodo di silenziosa pittura, nel 2008 Manazza inaugura la sua prima personale presso la Fondazione Maimeri, la più grande azienda italiana di colori per artisti, con un titolo ironico e provocatorio: “ViceVersa: i dipinti di un critico presentati dagli artisti”. Da allora, ha esposto in diverse occasioni, sia in Italia che all’estero. Come pittore, appartiene a quella generazione di artisti che ancora oggi tentano di esplorare le infinite possibilità della pittura, interrogandosi sul significato e sulla forza del colore rispetto al concetto di forma. Sensibile e profondo studioso della pittura antica e degli esiti informali della scuola newyorchese ed europea degli anni Cinquanta, oggi sperimenta le sovrapposizioni cromatiche in una pittura neoinformale che unisce la forza della gestualità alle vibrazioni del colore.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da ARP, con testi di Mimmo Di Marzio, Alan Jones, Matilde Nuzzo, Stefania Salvatore e Danilo Taino.

www.arp-gallery.com

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