Un artiglio idraulico dalle movenze di un ragno meccanico gigante fa da aspro contraltare all’idillio dell’oasi naturale della Sierra de Tramuntana, patrimonio UNESCO. Siamo a Maiorca, nel borgo di Deia, dove l’hotel Belmond La Residencia ospita Hunger (2006/2007) di Arcangelo Sassolino.
Attraverso questo grande artiglio composto da lame in acciaio, l’artista vicentino spoglia l’oggetto industriale della sua funzione e del suo contesto, ponendolo su una superficie piana dove non può acquisire forza, rendendolo così obsoleto. L’artiglio continua tuttavia i suoi movimenti meccanici, cercando disperatamente di strappare e sradicare il terreno sottostante in una danza lenta e poetica che ne vanifica ulteriormente la potenza originaria. Pur non riuscendo a estirpare lo splendore del paesaggio circostante, il continuo e lacerante movimento dell’artiglio lascia solchi sul cemento come se stesse cercando di scolpire una nuova identità all’interno dei meravigliosi giardini della meravigliosa struttura. Gli spettatori noteranno inoltre che l’artiglio, reso inerme dall’artista, avrebbe altrimenti messo a rischio gli antichi uliveti che circondano La Residencia.