Andrea Purgatori è morto. Se ne va all’improvviso uno dei grandi giornalisti italiani degli ultimi decenni, forse il più grande giornalista d’inchiesta della storia recente nel nostro paese. Gli ultimi anni trascorsi a La7 hanno rafforzato la sua fama di professionista credibile e onesto.
Con Atlantide – Storie di uomini e di mondi, da sei anni Andrea Purgatori era l’appuntamento televisivo settimanale con il buon giornalismo. Un approfondimento monografico, a tratti storico, che con garbo e chiarezza non faceva sconti a nessuno. Dalle inchieste sulla grande storia, al caso, recente e dibattuto, di Emanuela Orlandi, Purgatori era uno che non mollava la presa. E riusciva sempre a portare a casa una pagina televisiva che induceva alla riflessione.
Per i giornalisti della generazione che si è formata tra gli anni Novanta e Duemila, Purgatori era un vero mito: aveva svelato alcuni dei misteri del caso di Ustica, la strage di civili a bordo dell’aereo che, nel 1980, precipitò in volo verso l’aeroporto di Palermo. Su quelle rivelazioni raccolte dal giovane Andrea, nel 1991 venne girato il film “Il muro di gomma”, per la regia di Marco Risi. Il protagonista era proprio Andrea Purgatori (interpretato da Corso Salani), che partecipò alla scrittura del soggetto e della sceneggiatura.
Andrea Purgatori (Roma, 1953 – 2023) è stato inviato del Corriere della Sera dal 1976 al 2000, giornale per il quale (insieme a tante altre testate) ha continuato a collaborare. Aveva anche una vena ironica, alla quale diede forma con alcuni camei nella serie Boris e nei programmi e nei film degli amici Corrado Guzzanti, Antonio Albanese, Carlo Verdone. Poi arrivò l’impegno televisivo con l’approfondimento d’inchiesta su La7: da Mussolini alle stragi di mafia, dalla politica estera all’assassinio del giornalista Mino Pecorelli; e alle tante puntate dedicate al caso Orlandi. Fino alla docu-serie Netflix, Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi, della quale Andrea Purgatori fu protagonista, insieme al fratello di Emanuela, Pietro.
“Non importa quanto terrai un segreto nascosto. Prima o poi la verità verrà fuori”, dice Purgatori mentre racconta l’inchiesta sul caso Orlandi, nel corso della docu-fiction Netflix. In un’Italia sempre più povera di grandi figure che scuotano la coscienza civile, ci manchi già Andrea.