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Estate d’arte in Calabria. Sette pittori per una residenza a Strongoli

Un ritratto di Nicola Rotiroti con la sua opera Un ritratto di Nicola Rotiroti con la sua opera
Un ritratto di Nicola Rotiroti con la sua opera
Un ritratto di Nicola Rotiroti con la sua opera

La tenuta vinicola la Pizzuta del Principe di Strangoli, nel crotonese, è lo scenario per una nuova residenza d’artista curata da Alberto Dambruoso

Far incontrare gli artisti con la ricchezza dei luoghi, della natura e degli abitanti”. Con queste parole Dorina Bianchi tratteggia il senso della nuova residenza d’artista avviata a Strangoli, nel crotonese, con la direzione artistica di Alberto Dambruoso. Lo scenario è quello della tenuta vinicola la Pizzuta del Principe, di proprietà della famiglia dell’ex Sottosegratrario ai Beni Culturali. “Il mio desiderio è quello di creare un’esperienza condivisa da tutti, nella contaminazione tra artisti e luoghi, tra artisti e ospiti della tenuta, coinvolgendo anche gli abitanti di Strongoli e dintorni”.

Quest’anno alla residenza prendono parte sette artisti, che si avvicenderanno nel corso dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre. I nomi? Paolo Assenza e Nicola Rotiroti a giugno, Andrea Casciu a luglio, Andrea Gallo e Mauro Bordin ad agosto, Ernesto Morales e Stefania Fabrizi a settembre. “Sei pittori e un muralista, scelti di comune accordo con Dorina Bianchi”, puntualizza Dambuoso, già promotore per tanti anni delle residenze Bocs Art a Cosenza. “La proprietaria della tenuta mi ha infatti chiesto di selezionare artisti che utilizzassero come medium la pittura, per impreziosire con le loro opere gli spazi in corso di ristrutturazione. Gli artisti che arrivano in residenza sono accolti come nella migliore tradizione meridionale. Cibo e vino a Km 0 e il mare a due passi per rinfrescarsi nelle ore più calde della giornata”.

 

Il murales di Andrea Casciu
Il murales di Andrea Casciu

Tesori e paesaggi

Venni invitato già nel 2015 da Alberto Dambruoso alla residenza artistica di Cosenza”, ricorda Nicola Rotiroti, uno dei due artisti ospitati a giugno. “Allora creai una grande opera ispirata alla leggenda del ’Tesoro di Alarico’, che il re avrebbe sepolto all’incrocio tra due fiumi, il Crati ed il Busento. Quest’anno, invitato ancora a Strongoli, mi sono imbattuto in un nuovo tesoro, stavolta in un piccolo mausoleo che si chiama ‘La Pietra del Tesauro’, vicinissimo alla residenza che ci ha ospitati. Ho quindi realizzato un dipinto dedicato a questo, delle stesse dimensioni di quello di Cosenza. Come l’Arte ci insegna e ci restituisce attraverso tutte le forme della realtà, il Tesoro sta nel vuoto dei significanti o delle forme delle parole”.

 

Work in progress di Paolo Assenza
Work in progress di Paolo Assenza

L’incontro con il territorio è una scoperta”, gli fa eco Paolo Assenza, l’altro ospite di giugno. “Un cammino lungo le vallate e le colline che si perdono a vista d’occhio attorno alla Pizzuta del Principe, fino ad arrivare alla costa che si scorge all’orizzonte dalla tenuta. Le opere che ho realizzato, sono dipinti su carta intitolati ‘ritratti di paesaggio’, che insieme a Dorina Bianchi ho deciso di installare tutte insieme in una unica stanza della casa padronale all’interno dell’azienda che porterà il suo nome”.

 

Un ritratto di Paolo Assenza
Un ritratto di Paolo Assenza

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