Fischer lascia in anticipo la carica dopo che è emerso che fu avvertito del traffico di oggetti rubati ma sottovalutò la vicenda
“È evidente che il British Museum non ha risposto in modo così esaustivo come avrebbe dovuto agli avvertimenti del 2021 e al problema che ora è pienamente emerso. La responsabilità di tale fallimento spetta in ultima analisi al Direttore”. Con queste parole il direttore del British Museum Hartwig Fischer ha annunciato che si dimetterà immediatamente, a causa delle polemiche seguite al furto di oggetti preziosi dalle collezioni del museo. Ittai Gradel, mercante di antichità olandese, aveva infatti rivelato di aver avvisato il British Museum dei furti due anni fa, ma le sue accuse erano rimaste inascoltate. “Ho valutato male le osservazioni del dottor Gradel”, ha ammesso Fischer. “Desidero esprimere il mio sincero rammarico”.
L’ormai ex direttore si dimetterà quindi non appena il consiglio di amministrazione dell’istituzione avrà raggiunto un accordo di leadership ad interim. Il museo ha affermato che il consiglio ha accettato la decisione di Fischer. Come ormai noto, all’origine dello stravolgimento c’è stata la scoperta del furto di “più di 1.500 oggetti”, poi venduti sulla piattaforma di e-commerce eBay. La responsabilità è ricaduta su Peter Higgs, già curatore di antichità greche al British Museum.