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JR e una ferita di illusioni, al St.Regis di Roma

JR, Ferita, veduta della mostra Galleria Continua, The St. Regis, Rome, Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA, Photo by Giorgio Benni
Chi ha stampata nella mente l’immagine di quella apocalittica ferita aperta sulla facciata di Palazzo Farnese, come anche su quella di Palazzo Strozzi, si ricorderà che tali opere iconiche e impressionanti furono concepite e realizzate con certosina pazienza da JR. Ma come saranno state realizzate? Come ha fatto l’artista francese a ottenere dei trompe-l’œil che avrebbero fatto invidia persino all’Andrea Pozzo che affrescò la volta di Sant’Ignazio? Per scoprirlo, sarà visitabile fino al 9 ottobre la mostra Ferita, negli ambienti della succursale romana di Galleria Continua, presso l’Hotel St.Regis.

Tra le opere esposte, infatti, i visitatori potranno vedere i lavori preparatori, chiamarli bozzetti sarebbe troppo riduttivo, alle installazioni monumentali Punto di fuga, e, appunto, Ferita, oltre a poter vedere un nucleo di piccole opere storiche, in mostra nel Cabinet de curiosités della galleria. A destabilizzare la prospettiva dello spettatore, è presente in mostra anche l’illusione ottica visionaria con la Tour Eiffel a cavallo di un baratro, lavoro che l’artista ha voluto bissare con un’opera site specific creata appositamente per l’occasione, in cui a emergere da una sorta di precipizio scavato nella roccia – la cui illusione ottica sarà la gioia di chi soffre di vertigini – è una veduta di Roma.
Durante la conferenza stampa l’artista ha tenuto a sottolineare la natura libera e indipendente del suo lavoro, che egli ha sempre finanziato attraverso la vendita delle sue opere. Il rapporto con le gallerie, peraltro, è visto da JR come fase fondamentale per la conoscenza e la protezione dei suoi lavori, quasi sempre effimeri. E per chi fosse a Parigi, in queste settimane è visibile una nuova finzione ottica escogitata da JR, di cui è rimasta vittima questa volta la facciata del Palais Garnier dell’Opéra di Parigi, bucata – per finta, si intende! – a mostrare una sorta di ciclopica grotta.

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