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È in arrivo il Picasso dei record? Supererà i 180 milioni?

NEW YORK, NEW YORK - SEPTEMBER 11: Sotheby’s art handlers adjust Pablo Picasso’s ‘Femme à la montre’ from the Emily Fisher Landau Collection during an unveiling at the Breuer Building in New York City on September 11, 2023 in New York City. (Photo by Alexi J. Rosenfeld/Getty Images for Sotheby's)
NEW YORK, NEW YORK – SEPTEMBER 11: Sotheby’s art handlers adjust Pablo Picasso’s ‘Femme à la montre’ from the Emily Fisher Landau Collection during an unveiling at the Breuer Building in New York City on September 11, 2023 in New York City. (Photo by Alexi J. Rosenfeld/Getty Images for Sotheby’s)

La collezione di Emily Fisher Landau, una delle più grandi mecenati e collezioniste del 20° secolo, sarà al centro dei riflettori di Sotheby’s questo autunno, con opere fondamentali di Jasper Johns, Willem de Kooning, Robert Rauschenberg, Mark Rothko, Ed Ruscha e Andy Warhol. La vendita – a novembre, a New York – sarà guidata da un capolavoro di Picasso.

QUI L’ULTIMO PICASSO DEI RECORD

Potrebbe essere il Picasso dei record se supererà quota 180 (milioni, di dollari). Femme à la montre del 1932 a novembre passerà a New York all’asta con una stima “in eccesso di 120 milioni”. C’è che dice che potrebbe sfiorare i 200. La casa d’aste Sotheby’s si è appena aggiudicata la ultra milionaria Collezione di Emily Fisher Landau e non si fa che parlare del Re del Novecento: Pablo Picasso, sua maestà.

Emily Fisher Landau acquistò questo dipinto nel 1968, proprio all’inizio del suo percorso collezionistico.  Questo importante acquisto era una mossa coraggiosa per una nuova collezionista, ma lei lo comprò subito e rimase la chiave di volta della sua collezione per più di cinque decenni, appeso sopra il caminetto della sua casa di New York.

L’importanza del dipinto per Emily Fisher Landau è più che pari al suo significato all’interno dell’opera di Picasso: raffigurante Marie-Thérèse Walter, la “musa d’oro” dell’artista e soggetto di molti dei suoi ritratti più riusciti, risale al 1932, un anno di tale importanza che gli è stata dedicata un’intera mostra museale (Tate Modern, 2018). Tra i tanti grandi dipinti che Picasso realizzò nel 1932, però, spicca questo in particolare.

Tra i numerosi dipinti realizzati da Picasso nel corso della sua lunga e variegata carriera, solo tre, tra cui questo, sono noti per la presenza di un orologio, eppure gli orologi erano per lui oggetti di immenso significato.  Aveva una profonda passione per i segnatempo d’eccezione e infatti possedeva tre dei più grandi orologi esistenti.  Ritrarre la sua giovane amante mentre indossa uno dei suoi preziosi orologi significa quindi conferirle il più grande degli onori – un gesto che non sfugge a Marie-Thérèse, che aveva “una venerazione quasi superstiziosa” per l’orologio.  Allo stesso tempo, la presenza dell’orologio rimanda alla tradizione secolare della pittura Vanitas, con i suoi riferimenti alla caducità dell’amore e della vita.

Nessun altro Picasso del 1932 di importanza lontanamente simile è apparso sul mercato delle aste dal 2010, quando “Nude, Green Leaves and Bust”, proveniente dalla proprietà della signora Sidney F. Brody, ha stabilito un nuovo prezzo record per qualsiasi opera d’arte mai venduta all’asta.

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