Tre capolavori di Paul Cézanne provenienti dal Museo Langmatt di Baden andranno in asta da Christie’s a New York durante la 20th Century Evening Sale del prossimo 9 novembre: “Fruits et pot de gingembre”, “Quatre pommes et un couteau” e “La mer à L’Estaque”
Dopo l’aggiudicazione eccezionale per 138 milioni di dollari di “La Montagne Sainte-Victoire” (1888-1890) dalla collezione Allen, Christie’s ripropone la vendita di tre opere di Cézanne a una anno di distanza: questo eccezionale trio arriva in asta da un’altra collezione privata, quella del Museo Langmatt di Baden, in Svizzera, sede della raccolta di arte impressionista – una delle più importanti in Europa – assemblata all’inizio del XX secolo da Sidney e Jenny Brown. Il museo ha deciso di separarsi da questi capolavori per raccogliere 45 milioni di dollari per un fondo di dotazione destinato a garantirne il futuro. Christie’s batterà i dipinti in ordine fino al raggiungimento (o al sorpasso) dei 45 milioni di dollari. Se non si raggiungesse tale cifra, le opere rimaste verranno ritirate e restituite al museo.
Il pezzo forte è “Fruits et pot de gengembre” (35 milioni – 55 milioni di dollari). Questo dipinto iconico fa parte di un gruppo selezionato di tele che Cézanne dipinse tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta dell’Ottocento, quando l’artista dipinse alcune delle sue opere più celebri. Con quest’olio Cézanne raggiunge un nuovo livello di raffinatezza nel trattamento della natura morta, esibendo una ricca complessità nel suo approccio formale al colore e allo spazio. Secondo gli esperti di Christie’s l’opera è stata molto probabilmente dipinta nello studio di Cézanne nella tenuta dei suoi genitori, alla periferia di Aix-en-Provence, lo stesso luogo in cui dipinse la sua celebre serie “Giocatori di carte”. Un esempio di questa serie è ancora oggi una delle opere più care vendute privatamente. “Les Joueurs de cartes” fu acquistato nell’aprile del. 2011 per 250 milioni di dollari dal Qatar per il museo di Doha. Per l’esattezza si posiziona al terzo posto nella classifica delle opere più care in assoluto dopo i $450.3 milioni del “Salvator Mundi” di Leonardo (2017, Christie’s) e i $300 milioni di “Interchange” del 1955 di Willem de Kooning (2015, Private sale).
La seconda opera in asta è “Quatre pommes et un couteau” (7 milioni – 10 milioni di dollari) dove esplora uno dei suoi soggetti preferiti e più famosi: la mela. “Con una mela stupirò Parigi”, affermò una volta Cézanne. E fu proprio così: lasciando la sua nativa Aix-en-Provence per la capitale francese quando aveva vent’anni, «questo è esattamente quello che fece. Le nature morte, i paesaggi e i dipinti di bagnanti di Cézanne avrebbero dato licenza a generazioni di artisti di infrangere le regole. La storia della pittura non sarebbe stata più la stessa» scrivevano dalla Tate per presentare la grande mostra dedicata a Cézanne che si è chiusa nel marzo scorso. Indubbiamente ha realizzato numerosi lavori che raffigurano mele da vari punti di vista, opere importanti che rappresentano il suo percorso verso il proto-cubismo e l’abbandono dell’impressionismo.
Infine la terza opera è un paesaggio, “La mer à L’Estaque”. L’olio su tela racchiude la crescente audacia dello stile di Cézanne durante il tempo trascorso a guardare i panorami di L’Estaque, un pittoresco villaggio di pescatori sulla costa mediterranea che ha fatto da cornice ad alcuni dei paesaggi più innovativi della carriera dell’artista.
«Cézanne è il padre dell’arte moderna e molte delle sue opere più grandi furono viste per l’ultima volta sul mercato entro trent’anni dalla sua morte, avvenuta nel 1906. Il trio del Museo Langmatt fu acquisito in questo periodo vitale e rappresenta due dei motivi essenziali dell’artista e dei lasciti alle generazioni successive: il suo approccio radicale alla natura morta e la veduta del Golfo di Marsiglia da L’Estaque – afferma Max Carter, Vice Presidente, 20th/21st Century Art, Christie’s- Non potremmo essere più onorati di trattare questo gruppo storico, soprattutto “Fruits et pot de gingembre”, una delle più importanti e raffinate nature morte di Cézanne mai vendute all’asta».
Lasciata in eredità alla città di Baden, in Svizzera, nel 1987, la villa Langmatt, una storica dimora di famiglia costruita nel 1900-2001, è stata trasformata in un museo pubblico e un’istituzione culturale inaugurata nel 1990. Ospita l’importante collezione d’arte impressionista di Sidney e Jenny Brown (con opere acquisite tra il 1908 e il 1919 con alcuni acquisti aggiuntivi nei decenni successivi) e presenta anche una serie regolare di mostre d’arte contemporanea e programmi pubblici.
Dalla sua apertura, il museo ha richiesto livelli crescenti di cura, per mantenere le sue strutture fisiche obsolete, che hanno sostanzialmente esaurito le risorse della fondazione Langmatt che nel 2017 ha lanciato “Future Langmatt”, una campagna di finanziamento pubblica per trovare soluzioni per garantire il futuro del museo. La città si è impegnata a contribuire al restauro dell’immobile, e la fondazione si è impegnata a garantire una base a lungo termine e finanziariamente sostenibile per l’attività del museo. Il progetto è stato finalizzato e adottato il 18 giugno 2023. Il Museo Langmatt riceverà ingenti fondi dalla città di Baden e dal Canton Argovia per la ristrutturazione e il restauro del museo. La fondazione Langmatt deve ora raccogliere 40 milioni di franchi/circa 45 milioni di dollari per il suo fondo di dotazione, per garantire gli interessi necessari per il futuro a lungo termine della gestione del museo.