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Cromogramma di Renata Boero: una nuova acquisizione destinata alla GAM di Torino

Renata Boero, Cromogramma, anni ’70, elementi naturali e tela marina. Proprietà della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris in comodato alla GAM
Renata Boero, Cromogramma, anni ’70, elementi naturali e tela marina. Proprietà della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris in comodato alla GAM

Il 3 ottobre la Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris presenta Cromogramma di Renata Boero, una nuova acquisizione, destinata alle collezioni della GAM, con cui si desidera rendere omaggio all’opera di un’artista la cui storia personale e lavorativa è fortemente legata alla città di Torino

La presentazione è aperta liberamente e al pubblico (alle ore 18) e insieme a Renata Boero, interverranno Piergiorgio Re (Presidente Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris), Massimo Broccio (Presidente Fondazione Torino Musei), Riccardo Passoni (Direttore GAM) ed Elena Volpato (Curatore GAM).

L’opera è uno dei pezzi più rilevanti della serie Cromogrammi che Boero realizza a partire della metà degli anni Sessanta ed espone negli anni Settanta.

Le opere si formano attraverso un lungo procedimento che prevede l’immersione della tela in infusi di elementi naturali e la sua decantazione, ripiegata su se stessa, secondo una griglia geometrica regolare, perché il tempo possa intervenire a modificarne lentamente l’aspetto.

Boero partecipa alla riflessione sugli elementi costitutivi e sugli atti fondativi della pittura che segnò una parte importante della ricerca artistica tra gli anni Sessanta e Settanta, in Europa e negli Stati Uniti, raccolti dalla critica sotto i nomi di Pittura-Pittura, Support/Surface, Minimalist Painting.

Tuttavia Boero si distingue introducendo in quel campo di ricerca il dato naturale come elemento primario, attraverso il colore delle terre, delle radici e delle spezie, attraverso i processi chimici di immersione e l’azione degli elementi sull’opera. Tutto questo conduce la sua riflessione a una essenzialità che scavalca le basi concettuali per risalire ai fondamenti iscritti in testi come la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio e il De Rerum Natura di Lucrezio dove anche il portato simbolico dei colori e del processo stesso è parte integrante dell’essenza della pittura.

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