Il pittore Marcello Lo Giudice, amico del Principe Alberto II di Monaco, ci racconta le ultime grandi esposizioni monegasche, dove le mostre e gli investimenti in capolavori continuano a crescere
MONTECARLO. Il Principato aspira sempre più a diventare una delle capitali mondiali dell’arte. Monacò è famosa nel mondo per il Casino dove tutto si può puntare, per il Gran Premio di Formula1, i Gala della Croix Rouge e lo Yacht show. Famosa per le case dei milionari tra fiumi di champagne e auto di lusso, tra nottate al Jimmi’z e pranzi da Alain Ducasse. Eppure, da qualche anno, il Principato ha investito fortemente sulla cultura e sulle arti visive . Dopo le grandi mostre del 2015 di Kandinsky e Malevich e del 2016 con la retrospettiva dedicata a Francis Bacon. E la recente esposizione al Forum Grimaldi del 24 agosto 2023 di Monet “La luce della Costa Azzurra” -con dipinti giovanili dedicati a Monaco, Menton e Bordighera insieme alle celebri e rivoluzionarie ninfee- si sono aperte le mostre di 2 giganti dell’arte contemporanea: Mark Bradford e George Condo.
Bradford ha inaugurato il 28 settembre (sino al 10 febbraio 2024) da House and Wirth, una mostra dal titolo esistenziale : “Nobody knows the troubles i have seen “. Mentre Condo tra l’altro è stato esposto da poco (sino al 1 ottobre) a Villa Paloma con una mostra dal titolo “Humanoides”.
I grandi dipinti di Bradford, i cui prezzi vanno da 2 milioni a 5 milioni di euro, traggono ispirazione dal caos della natura e delle città metropolitane e ai graffiti della preistoria . Si è sempre interessato nei suoi viaggi delle strade di notte, dove può scoprire luci e ombre in silenzio .Anche la l’arte rupestre è presente nelle sue opere . Utilizza anche gli strappi dei giornali, l’acrilico, il bitume, i pastelli, le colle e le bruciature, per arrivare ad una tecnica mista di grande spessore e rilievo . I suoi dipinti sono anche a sfondo sociale, contro le lotte e razziali e per una giustizia a favore delle minoranze etniche
La mostra di George Condo e’ dedicata ai cambiamenti somatici degli uomini nel corso dei secoli . Nei suoi dipinti c’’e sempre uno sberleffo delle forme maschili e femminili. E’ un pittore irriverente e giocherellone (Clowns), ma molto soggetti sono anche drammatici: l’uomo possiede la donna con la forza, le donne sono sempre vittime designate. In questo Condo ha anticipato i tempi di oggi. Ma dove si supera, nella sua ideologia,è quando inizia a scomporre le figure con colori vivaci e tenui allo stesso tempo. Che certamente sono un omaggio al cubismo e al grande Picasso.
Ed è proprio di Picasso la super mostra in corso e inaugurata alla presenza del Principe di Monaco e del nipote del grande maestro Bernard Ruiz Picasso. Al Palais fino a domenica 15 ottobre si possono ammirare opere dedicate all’antichità. Picasso amava Pompei, Ercolano, le rovine greche e romane e da questa ispirazione ha dipinto capolavori come ritratto” di Olga con collo di pelliccia “.
Per finire vorrei ricordare una perla del principe Ranieri di Monaco, anche lui nel suo intimo scultore, e di cui si festeggia il centenario della nascita. Per sua volontà sono stati aperti sul porto di Monaco gli atelier d’artista, spazi con vista mare, donati senza alcun onere, ad artisti giovani e di chiara fama. Maestri come Botero, Appel, Folon, Newton, Bacon, Vasarely hanno lavorato e vissuto nel Principato, utilizzando anche questi atelier d’artista ricchi luce del mare . Anche io vivendo a Monaco tra un atelier d’artista e una casa sul mare ho partecipato, nel 2018, conla mia mostra personale “Eden, vulcani ed oceani ” al prestigioso Museo Oceanografico, allo sviluppo crescente dell’attenzione verso la cultura che aleggia da queste parti.