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Morandi e la contemporaneità: la relazione tra il maestro e due artisti contemporanei, Andrea Federici e Joan Crous

Giorgio Morandi, "Natura morta", 1941, olio su tela (© GIORGIO MORANDI BY SIAE 2023)
Giorgio Morandi, “Natura morta”, 1941, olio su tela (© GIORGIO MORANDI BY SIAE 2023)

La  mostra “MORANDI e la contemporaneità” in arrivo da Maurizio Nobile Fine Art a Milano (13 ottobre – 20 dicembre 2023) racconta la relazione tra l’artista bolognese e due artisti contemporanei, Andrea Federici e Joan Crous

Quello tra Giorgio Morandi e la contemporaneità è un legame che testimonia la continua attualità della poetica del grande Maestro bolognese.  La poetica che si fonda sul silenzio e sul mistero inquieto che si nasconde dietro la realtà apparente.

“Nulla è di più astratto del reale” affermava Morandi, a testimonianza del suo intimo legame con la quotidianità dell’esistere, con l’intimo rapporto con le cose che lo circondano, sostenuto dal legame tra l’oggetto protagonista della rappresentazione pittorica e il soggetto che lo osserva. Morandi, sotto l’apparente ripetitività di un discorso figurativo sempre uguale, ha affrontato per tutta la vita il problema della redenzione della materia. La  sua ‘contemporaneità’ sta nel suo essere un artista ‘a metà’ tra la pittura figurativa e quella materica.

>>> La  mostra in arrivo da Maurizio Nobile Fine Art a Milano (13 ottobre – 20 dicembre 2023) racconta come due artisti contemporanei si relaziono alla poetica del maestro bolognese: il pittore Andrea Federici e lo scultore del vetro Joan Crous.

Federici recupera da questi temi e soggetti, che incanala in un ‘mestiere’ artistico votato a una minuziosa attenzione nel descrivere la realtà. Eppure l’immagine o la vicenda da lui descritta vanno ben al di là dei confini cari al realismo tradizionale. Come nei sogni, così nell’opera di Federici dimensione realistica e dimensione simbolica coesistono; la minuziosa insistenza al ‘vero’, mentre ci immerge in una precisa situazione, la esaspera, fa sì che essa ci appaia in una luce che le toglie credibilità nella dimensione del reale.

Crous condivide con Morandi scelte a più livelli: una vita sull’Appennino bolognese e un interesse artistico per forme e colori del quotidiano. Se le tele di Morandi propongono una solida geometria fortemente semplificata, i volumi di Joan le riprendono con il passaggio del tempo, immortalandole ma nello stesso tempo riproducendone la fragilità. Nei suoi ‘omaggi a Morandi’ e nelle sue ‘Cenae’ il presente diventa avvenimento. L’opera diventa immagine di un accadimento trascorso che ci invita al ricordo, attraverso fragili tracce consumate dal tempo. Ricordo che entra nell’eternità.

Andrea Federici, “Due scodelle”

Andrea Federici nasce a Casalmaggiore (Cremona) nel 1957. Compie i primi studi artistici a Parma per poi diplomarsi all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nella sua carriera sperimenta diversi linguaggi pittorici, da principio occupandosi di fotografia artistica, che abbandona in seguito a favore della pittura. Approfondisce dapprima le tecniche della pittura antica con le quali realizza un ciclo di opere di ispirazione mistico-religiosa. In seguito abbraccia tecniche più moderne, che lo portano a una pittura dalla resa più spontanea e vibrante. Negli ultimi anni la sua opera gioca sul rapporto tra passato e presente, tra realtà e immagini interiori. Vive e lavora a Casalmaggiore.

Di origine catalana, Joan Crous vive e lavora da oltre venticinque anni a Bologna. È laureato in Storia e frequenta l’Accademia d’Arte Massana a Barcellona. Si specializza nel campo del vetro visitando realtà internazionali (Strasburgo, Praga, Montreal, Stati Uniti) e approfondendo tecniche diverse, tra cui conservazione e restauro. Il momento fondamentale della sua carriera artistica si ha nel 1994 quando mette a punto una tecnica di lavorazione del vetro del tutto personale. L’innovazione tecnica si sposa perfettamente a un concetto di fragilità dell’operare umano e di fugacità temporale. Realizza diversi progetti, esposti in varie parti del mondo. Oltre alla serie “Omaggio a Morandi”, di enorme importanza riveste il progetto “Cenae”, iniziato nel 1996, inteso come testimonianza poetica del momento conviviale del pasto. Molte di queste opere sono presenti presso fondazioni, istituti e collezioni private. Dal 1999 fonda, insieme alla moglie Giovanna Bubbico, la cooperativa sociale ETA BETA che si occupa di interventi socio riabilitativi attraverso l’arte e l’artigianato.

MORANDI e la contemporaneità
13 ottobre – 20 dicembre 2023

Maurizio Nobile Fine Art
via Santo Spirito 7, 20121 Milano
(Sito Privato Bagatti Valsecchi – primo piano)

+39 (02) 50306384
milano@maurizionobile.com
www.maurizionobile.com

Orari: dal martedì al sabato dalle ore 10 alle ore 19

Ingresso: libero
Vernissage: 12 ottobre dalle ore 18 alle ore 21
All’evento saranno presenti Andrea Federici e Joan Crous

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