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Paolo Conte pittore sbarca per la prima volta agli Uffizi

Paolo Conte, Ciclista Rosso, 1996

E’ una citazione a dare il nome alla mostra che gli Uffizi organizzano per celebrare il versante grafico della carriera di Paolo Conte: ‘Nostalgia di un golf, un dolcissimo golf di lana blu’. 69 disegni, in gran parte inediti, saranno esposti fino al 7 gennaio

Curata dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt insieme a Chiara Toti, offre alla visione del pubblico, nelle sale dell’arte grafica da poco inaugurate al primo piano della Galleria, una selezione di 69 disegni realizzati dal Maestro dagli anni Settanta ad oggi. Al termine della mostra Paolo Conte donerà l’ ‘Autoritratto di un pirla’, del 1978, al museo.

Sin dagli esordi del suo lunghissimo viaggio musicale, il celebre cantautore astigiano si è dedicato con identica passione anche all’arte, affiancando la pratica del disegno alla sua produzione autoriale ed illustrando spesso in prima persona le copertine dei suoi album. I soggetti, così come i testi delle sue canzoni, raccontano in maniera pungente e suggestiva frammenti di vita, e come istantanee colgono l’essenza di contesti narrativi più ampi. Nella moltitudine di personaggi, oggetti, panorami urbani e visioni oniriche che colorano il dinamico universo delle sue opere, è possibile individuare una originale elaborazione di influenze moderniste ed espressioniste, rappresentate attraverso una grande varietà di tecniche (pennarelli, pastelli, acquarello). Nelle scelte visuali, così come in quelle musicali, Conte trae ispirazione dall’esplosione artistica delle avanguardie del primo Novecento, che considera come il principale e necessario punto di riferimento per ogni tipo di espressione artistica.

Paolo Conte, Autoritratto

L’artista Paolo Conte: “Ho già avuto occasione di confessare che il vizio della pittura e del disegno sia nella mia vita più antico di quello per la musica e le canzoni, confessando anche che la composizione musicale manovra su di me in forma di eccitazione, mentre pittura e disegno mi danno calma e leggerezza. Dopo le mostre tenute in occasione della pubblicazione del mio lavoro multimediale Razmataz nel cui corrispondente dvd erano state montate 1800 mie illustrazioni, la mia frequentazione delle belle arti si è fermata, anche per la legittima preoccupazione che quel tanto di notorietà acquisita come canzonettista potesse indurre a pensare che ne volessi approfittare per affrancarmi ad un’altra diversa ribalta. Così, allora, i miei lavori sono tornati nei miei cassetti, appunto come la nostalgia di un dolcissimo golf di lana blu. Ora, accettando l’onorevole invito di Eike Schmidt, un po’ dei miei lavori su carta si ripresenta al pubblico e agli appassionati nella prestigiosa Galleria degli Uffizi”.

www.uffizi.it

 

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