Il Ponte chiude l’asta di Arredi e Dipinti antichi del 18, 19 e 20 ottobre 2023, che si conclude con un fatturato di oltre 2 milioni di euro, l’80% di lotti venduti e il 162% di rivalutazione dei prezzi base.
L’ouverture di vendite è evocata dal Concerto all’aperto di mano fiamminga e ascrivibile al XVII secolo (€ 163.800), idealmente eseguito da due busti in marmo raffiguranti gli imperatori Marco Aurelio (€ 151.200) e Augusto (€ 113.400), di uno scultore della fine del secolo XVIII – inizio XIX.
Si è entrato nel vivo con alcuni dei dipinti più attesi dell’incanto, che non hanno deluso: Le tre età, appartenente all’ambito di Diego Velazquez e dipinta nella Spagna del XVII secolo (€ 63.000); Scena allegorica di Amico Aspertini (€ 50.400), con cui si è celebrata la pittura italiana del Quattrocento; il piccolo ramino raffigurante la Sacra Famiglia con San Giovannino di scuola emiliana del XVIII secolo (€ 100.800); i due caravaggeschi Suonatore di Liuto di Nicolas Régnier (€ 41.580); Ritratto di uno Statholder di Gerard van Honthorst, noto come Gherardo delle Notti (€ 37.800).
Anche per quanto riguarda gli arredi non sono mancati rilanci che hanno condotto a grandi aggiudicazioni. Come quelle che hanno riguardato i due rari vasi “a fiamma” (€ 41.580) e il Magot (€ 25.200) di Felice Clerici; le due coppe e un vaso con coperchio tombak (€ 25.200); la coppia di tavoli da parete in mogano (€ 20.160); la credenza demi-lune recante stampigliatura degli ebanisti parigini “La Jurande des Menuisiers Ébénistes” (€ 12.600); e il piatto in maiolica decorato con un motivo alla ”frutta barocca” dell’antica Manifattura Antonibon (€ 8.190).
Da segnalare anche le aggiudicazioni di tappeti importanti, con gli apici toccati dal tappeto Mahal persiano della fine del XIX secolo (€ 17.640) e del coevo Agra indiano (€ 10.080).