Dopo il totale di oltre 1,7 milioni di euro dell’asta 933 del maggio scorso -durante la quale era stato registrato il record di fatturato del dipartimento di antiquariato degli ultimi 10 anni- domenica 19 novembre è terminata l’asta n. 941 di Meeting Art, con un aggiudicato che ha sfiorato i 2.000.000 di euro, per circa il 70% delle opere presentate all’incanto
Il dipartimento di dipinti e arredi antichi, alla guida di Alessandro Brughera sta ottenendo eccezionali risultati, regalando alla maison grandi soddisfazioni.
La maison ha dichiarato con soddisfazione che «l’asta, che per molti addetti ai lavori è stata considerata al pari di un evento museale sia in termini di qualità degli oggetti sia per rarità, ha superato ogni più rosea aspettativa, facendo registrare aggiudicazioni strabilianti».
Tra i risultati da segnalare: il lotto 157 una spinetta da tavolo del 1581 di Giovanni Antonio Baffo, decorata con dipinti attribuiti a Lambert Sustris, firmata e datata. Partendo da una base d’asta di 12.000 €, è passata di mano per 150.000 €. L’autoritratto di Diana De Rosa, datato 1630 ca, in catalogo al lotto 87, proposto con un prezzo di riserva di 3.000 €, è stato messo in collezione per 32.625 €. Anche il lotto 140, raro capezzale in bronzo, Trapani XVII secolo che veniva proposto a una base d’asta di 35.000 €, è stato aggiudicato per 50.000 €.
Tra i collezionisti di tutto il mondo, ha riscosso notevole successo anche l’opera di Jan Van Scorel, lotto 147, un olio su tavola di grandi dimensioni, “La predica del Battista”, con base di partenza a 60.000 €, è stata venduta per 97.500 €.
Ma il top lot assoluto è stato senza dubbio il lotto n. 209: un importante tabernacolo in legno intagliato e dorato, con pannelli attribuiti a Maso da San Friano, Firenze 1560 ca. è stato aggiudicato a ben 300.000 €.
Al lotto 560 la tempera su tavola a fondo oro, Madonna con bambino in gloria, attribuita al cd. Maestro del 1416 è stata aggiudicata per 112.500 €.