Cosa ci si può aspettare quando arte e hotellerie si fondono? Alla scoperta di “In Laguna”, una mostra che è un viaggio tra l’anima di Venezia, in un luogo d’incontro amato tanto dai veneziani quanto dai turisti
Venezia, la città degli artisti, dei ponti e della storia che si mescola con l’arte in un connubio unico nel suo genere, non si può fare a meno di pensare a Salvador Dalì che si immerge nel Canale della Giudecca, pennello in mano, o a Robert Rauschenberg che pattina sulla Piazza San Marco solo un giorno prima di ricevere il Leone d’oro alla Biennale d’Arte del 1964. E che dire di Keith Haring e degli artisti delle Biennali post-seconda guerra mondiale che si riunivano al Bar Ai Artisti, tra i quali spiccava persino Picasso?
Ma, sebbene la storia di Venezia sia piena di arte e creatività, sono pochi i casi in cui si è parlato di mostre d’arte negli hotel della città. Certo, c’è il progetto di Hans Ulrich Obrist al Carlton Palace nel 1993 con “Chambre 763”, ma non era proprio in città. Così, cosa ci si può aspettare quando arte e hotellerie si fondono? Vorrei guidarvi alla scoperta di una mostra inaugurata a settembre scorso presso l’Hotel Il Palazzo Experimental, un luogo d’incontro amato tanto dai veneziani quanto dai turisti.
L’iniziativa prende vita grazie a Nadja Romain, responsabile del programma culturale dell’hotel, che ha invitato la curatrice Yasmine Helou a collaborare per dare vita a “In Laguna”, una mostra collettiva che raccoglie opere di vari artisti residenti a Venezia.
Il risultato è un connubio di pratiche artistiche, dal talento emergente di Marya Kazoun e Ornella Cardillo agli artisti più consolidati come Geraldina Bassani Antivari e Roger de Montebello, un vero e proprio viaggio attraverso la produzione artistica dinamica ed eclettica di Venezia, una città che potrebbe non essere così “serenissima” come appare a prima vista.
La mostra non è solo un tributo all’arte veneziana, ma guarda anche al futuro in un’ottica ottimista per la laguna: in sintonia con il tema della appena conclusasi Biennale di Architettura “Il laboratorio del futuro”, ogni artista presenta un’opera legata alla propria visione personale della città. Il risultato è una panoramica di ciò che è possibile, auspicabile e, ancora più interessante, da immaginare.
L’originalità di “In Laguna” risiede nella sua concezione immersiva: il Palazzo Experimental si trasforma in un museo a cielo aperto, con sculture che adornano il giardino e opere che si integrano negli spazi comuni dell’hotel, e persino nelle stanze, creando un’esperienza che abbraccia completamente l’atmosfera espositiva. Un legame organico, simile a quello tra la laguna e le isole che la compongono, emerge in un mare di reciproca influenza.
L’invito rivolto al pubblico è chiaro: esplorare il Palazzo attraverso gli occhi degli artisti veneziani. “In Laguna” non è solo una mostra su Venezia, ma anche per Venezia, riflette la straordinaria solidarietà che anima la scena artistica e culturale della città: artisti, architetti, curatori e ricercatori si collegano, si sostengono reciprocamente, manifestando un autentico entusiasmo per la pratica e il lavoro degli altri.
Questa mostra collettiva aspira a presentare prospettive inesplorate sulla città, promuovere il dinamismo della sua vita culturale e mettere in luce lo spirito di squadra coinvolgente della sua comunità artistica. Il Palazzo Experimental, cuore pulsante dell’etica veneziana, ospita così un racconto che va oltre il consueto, offrendo a chiunque voglia fuggire dalla routine cittadina un’opportunità unica. Fino al 18 gennaio 2024, immergetevi in questa mostra, un’esperienza che vi resterà nel cuore come un autentico capitolo della storia artistica della città.