Bonhams prepara uno degli ultimi squilli dell’anno, con l’asta di arte contemporanea del 7 dicembre 2023 a Parigi. A spiccare sono le opere di Lee Ufan e Lucio Fontana.
Insieme all’anno, sta andando concludendosi anche la stagione autunnale di asta. Ma a Parigi, c’è ancora chi ha qualche vendita da concludere. É Bonhams, che ha preparato un catalogo d’arte contemporanea per dare ai collezionisti un’altra finestra per aggiudicarsi qualche opera da sogno.
Magari proprio il top lot dell’evento, Dialogue di Lee Ufan (1936). Attivo in Corea, Giappone e Francia dagli anni ’60, Lee Ufan ha dato vita a un immaginario visivo, concettuale e teorico che ha radicalmente ampliato le possibilità della pittura e della scultura post-minimalista. Dialogue (2008), in particolare, è un dipinto su larga scala, emblematico dell’omonima serie di Lee, caratterizzata da segni minimalisti posti su un fondo di gesso bianco. La stima è di 500-700 mila euro.
Affidato da un’importante collezione privata italiana, in asta troviamo Concetto spaziale, Attesa di Lucio Fontana. L’opera fa parte della celebre serie delle Attese, iniziata nel 1958, ed è stata realizzata al culmine della carriera dell’artista, poco prima della sua vincente partecipazione alla Biennale di Venezia del 1966. Il verde intenso fa da sfondo al classico taglio verticale di Fontana, qui stimato 400-600 mila euro.
Tra gli artisti italiani spicca anche Giuseppe Capogrossi, in asta con Superficie 106, uno dei dipinti dell’artista più importanti mai apparsi sul mercato. Un tempo proprietà dell’architetto italiano Luigi Walter Moretti, l’imponente dipinto è rimasto nella stessa collezione dalla metà degli anni ’50. Ora la sua stima è di 180-250 mila euro.
In catalogo anche Carla Accardi con Grigio con colori del 1954 (stima 35-55 mila euro) e due rari dipinti di Piero Dorazio, Salomone costruisce il sole del 1950 (stima 20-30 mila euro) e Studio 21 (stima 35-55 mila euro) del 1960, quest’ultimo appartenente alla serie dei Reticoli.
Tra gli altri punti salienti Vibrations lumineuses III di Chu Teh-Chun, dipinto del 1986 che con l’uso del chiaroscuro riproduce una visione spirituale della natura (stima 180-250 mila euro) e Pierre Philosophique (d’accomodation au suspens) di Jean Dubuffet (stima 160-220 mila euro). E infine, da segnalare due opere storiche del padre del movimento ZERO Gunther Uecker (classe 1930) del 1963 (stima 140-180 mila euro ciascuna).