Da oggi Fondazione Prada presenta al pubblico l’installazione Suddenly This Overview (1981-2012) degli artisti Fischli/Weiss al quinto piano della Torre all’interno del progetto espositivo “Atlas”. In questa versione l’opera riunisce 157 sculture di medie e piccole dimensioni in argilla cruda disposte su basamenti di diverse altezze che rappresentano il mondo attraverso una selezione apparentemente arbitraria di eventi, oggetti, frasi e nozioni storiche o inventate.
Attraverso accostamenti e confronti tra opere di artisti internazionali realizzate tra il 1960 e il 2016, “Atlas” rappresenta una possibile mappatura delle idee e delle visioni che hanno contribuito allo sviluppo delle attività della Fondazione dal 1993 a oggi. Il progetto è stato concepito per cambiare nel tempo, un piano alla volta, parte di un processo mai concluso ma pronto a incorporare nuove sollecitazioni e interpretazioni. La sua natura instabile diventa un paradigma per indagare le modalità di programmazione di uno spazio espositivo e il significato di un display permanente in un luogo dedicato alla cultura contemporanea.
Peter Fischli (Zurigo, 1952) e David Weiss (Zurigo, 1946-2012) interpretano in modo non convenzionale gli elementi della vita quotidiana ritenuti banali. Che si tratti di sculture, film o fotografie, a partire dal 1979 gli artisti hanno lavorato in duo a progetti che prendono le distanze, in modo studiato e giocoso, dalle gerarchie stabilite tra alto e basso nell’arte e nell’uso dei materiali.
La predilezione di Fischli/Weiss per la collezione e la presentazione fenomenologica delle meraviglie del mondo è alla base di Suddenly This Overview (1981– 2012). Il lavoro è concepito come un’enciclopedia soggettiva in cui il progetto, all’apparenza razionale, di riunire in una sola opera tutta la conoscenza del mondo, viene minato dalle imperfezioni della memoria individuale e dalle scelte personali. Dopo avere presentato per la prima volta questa installazione a Zurigo nel 1981, Fischli/Weiss hanno continuato ad aggiungere sculture, ricreando a memoria opere precedenti e inventando nuove scene, molte delle quali richiamano ironicamente la loro stessa produzione artistica nel corso degli anni.