Countdown partito per la tornata d’aste autunnale della tedesca Lempertz che porta all’incanto a Colonia tra l’1 e il 2 dicembre arte moderna, arte contemporanea e fotografia. Tra gli italiani, spiccano Massimo Campigli e Piero Dorazio. Top lot per Hermann Max Pechstein e Emile Nolde
Come avevamo anticipato qualche settimana fa, nel catalogo dedicato all’arte moderna di Lempertz emerge una maestosa e introspettiva figura di donna ritratta da Massimo Campigli nel 1928. Intitolato “Ritratto della moglie”, il lotto (n° 64, stima € 100.000- 150.000) raffigura Magdalena Radulescu, pittrice sposata dall’artista a Parigi. Il soggetto, rappresentato a mezza figura, riempie completamente lo spazio della tela dando a chi osserva la sensazione di una forte monumentalità, accentuata dalla postura contrapposta della figura che si allontana dallo spettatore di profilo a tre quarti. Il viso sembra tradire noia e divertimento allo stesso tempo, permettendo a chi osserva di intravedere i suoi delicati lineamenti classici. Alla disinvoltura dei gesti e della postura corrisponde un abbigliamento bohémien, cui fa da contraltare la più classica collana di perle.
Un secondo dipinto che può interessare i collezionisti italiani è “Gli Incamminati” di Piero Dorazio. Il lavoro dell’artista, inizialmente dedicato all’astrazione, è stato soggetto a continue forme espressive individuali. «Nella sua instancabile esplorazione del colore, Dorazio ha cercato di raggiungere un vero e proprio valore intrinseco simile a quello dei fenomeni naturali. In un formato simile a un panorama, si sviluppa uno spazio cromatico autonomo che incorpora il tono naturale delle parti non dipinte della tela, rendendo questa opera unica» spiegano dalla maison.
Altre due opere per il mercato nostrano sono: “Untitled” di Antonio Calderara (Lotto 36, stima € 40.000 – 60.000) e “Sound Point” di Francesco Clemente (Lotto 71, stima € 50.000 – 70.000), artista che usa il corpo come linea di confine che separa l’interno dall’esterno e che diventa uno strumento per conoscere meglio se stessi e la realtà che ci circonda.
Esaurito il piccolo focus sull’arte italiana, ecco gli highlight degli artisti internazionali. Partiamo subito dal top lot assoluto: l’autoritratto di Hermann Max Pechstein (“Self-portrait, reclining”). L’opera viene definita nella scheda critica in catalogo come «l’autoritratto più importante di Hermann Max Pechstein, realizzato (nel 1909) nel periodo generalmente considerato la fase migliore della sua opera – un punto culminante dell’espressionismo tedesco». È dipinto energicamente con colori luminosi. In precedenza l’artista aveva raffigurato solo se stesso in due piccole xilografie di carattere privato. «Qui, al contrario, si è presentato con sicurezza a figura intera, riempie l’intera immagine in un modo del tutto non convenzionale» proseguono gli esperti. Sdraiato su una superficie verde, si appoggia su un gomito e con il braccio disteso tiene il pennello con cui sta dipingendo la tela che arriva fin dentro l’immagine. «Questo straordinario autoritratto, di qualità museale, ci affascina con i suoi contrasti complementari di rosso-verde e blu-giallo, che Pechstein ha selezionato per stabilire la massima luminosità e senso di presenza possibili. I suoi colori decisi coincidono con lo sguardo diretto e quasi di sfida del pittore. Pechstein, che si trovò sulla soglia della sua svolta artistica nel 1909, guarda al suo futuro con sicurezza». L’opera è stimata 1.500.000- 2.000.000 €
La natura con tutta la sua forza e i suoi contrasti è protagonista nel secondo top lot della vendita, “Nachmittagswolken, Friesland” del 1940 di Emile Nolde. Il grande olio su tela (86,2 x 100,2 cm) presenta nuvole torreggianti e contrastanti che proiettano lunghe ombre sulla pianura e annunciano una gigantesca tempesta. Così il pittore Emil Nolde ha vissuto il suo paesaggio natale nel comune di Seebüll, nella Frisia settentrionale, una zona tra il mare e la terraferma caratterizzata da ampie pianure e fattorie isolate. Lo stretto legame di Nolde con la natura traspare evidente anche nei suoi testi autobiografici, dove scrive: “Il nostro paesaggio è modesto, lontano da tutto ciò che è inebriante e lussureggiante – lo sappiamo, ma ricompensa l’amore per esso del suo intimo osservatore con un’infinita abbondanza di quiete, bellezza sincera, grandezza austera e anche vita tempestosamente selvaggia” (Emil Nolde, Reisen, Ächtung, Befreiung, Colonia 1967, p. 9). «Il dipinto “Nachmittagswolken, Friesland” ci affascina con le sue sfumature fortemente espressive di blu, verde e giallo, il suo bianco e nero e la sua pennellata impastata – spiegano dalla maison – Ma le vere protagoniste sono le nuvole, che proiettano le loro ombre sul suolo come mani gigantesche, dotandolo di un volto in costante mutamento: “Sulla pianura”, scrive Nolde “esse [le nuvole] sono il terrore degli spiriti deboli e , per il forte, ogni volta un’esperienza di drammaticità e grandezza naturale” (citato da: Emil Nolde, Jahre der Kämpfe, Amburgo 1958, p. 111). In questo tratto di terra tra il mare e la terraferma, le formazioni nuvolose cambiano con grande varietà e velocità sorprendente. Gli eventi del cielo proiettano la loro ombra su tutta la terra. Il drammatico paesaggio “Nachmittagswolken, Friesland” appartiene all’opera tarda di Nolde. È stato realizzato nel 1940, quando l’artista aveva già 73 anni. È offerto a 1.000.000 € – 1.200.000 €.
Natura protagonista anche nel lotto di Max Liebermann che creò molti dei suoi dipinti nel giardino della sua villa di Wannsee. Nel 1909 acquistò l’ultimo terreno libero sul lago e vi costruì casa e giardino. Intorno al 1928, la sua attenzione artistica si concentrò in particolare sull’orto sul lato della strada della casa. Accanto alla casa del giardiniere, dove oggi si possono acquistare i biglietti per il Museo Liebermann, nelle aiuole e nelle bordure rigogliose trovò i soggetti che lo affascinavano particolarmente in quel periodo. Un importante esempio delle opere realizzate qui è “Blumenstauden am Gärtnerhaus nach Osten” (Lotto 9, stima € 380.000 – 420.000).
In “Sitzender Junge mit Strohhut unter Birken” (Lotto 5, stima 250.000 – 300.000€) dipinto da Paula Modersohn-Becker a Worpswede nel 1904, si coglie tutta la monumentalità dell’elemento naturale e la potente presenza del ragazzo. Dal punto di vista cromatico, gli abiti del rgiovane corrispondono al bianco dei robusti tronchi di betulla e le sue scarpe al tono della terra del suolo della foresta, integrando la figura del bambino nel paesaggio, mentre l’azzurro del cielo si ripete nell’azzurro delle sue calze. L’opera raffigura una sorta di immagine allegorica delle radici comuni dell’uomo e della natura. Nel 1917 il dipinto era di proprietà dell’espressionista Bernhard Hoetger.
Due bambini compaiono anche nel dipinto museale di August Macke “Kinder mit Ziege im Wald” (lotto 28, stima € 700.000 – 800.000) realizzato nelle immediate vicinanze della sua casa di Bonn. Nel 1912, all’apice del suo periodo creativo, creò un’opera in cui i bambini costituiscono un punto di calma in mezzo a un ambiente estremamente dinamico influenzato dalle tendenze artistiche contemporanee francesi e italiane.
Tra le opere contemporanee in mostra spicca un disegno di David Hockney. Durante il suo viaggio per l’Europa disegnò la “Grand Hotel Terrace, Vittel” (lotto 51, stima € 300.00 – 400.000). Si tratta infatti di una serie di disegni in gesso dei primi anni ’70, che hanno tutti come tema i luoghi di residenza e di vacanza di Hockney e sono stati realizzati a Marrakesh, Calvi, Vichy, Nizza o Kyoto. La serie riassunta sotto il titolo “Viaggi” mostra sempre spazi o piazze lussuose ma spopolate, spesso arredate con un parasole, che è l’unico motivo che getta un’ombra su questo mondo perfetto.
Un’altra importante opera è di Josef Albens. Per oltre 26 anni l’artista si dedicò alla sua serie di opere più famosa che chiamò “Homage to the Square”. Questi dipinti, in cui declina la stessa composizione di quadrati di colore incastrati gli uni negli altri, sono ciascuno di per sé un omaggio al colore e alla percezione individuale e soggettiva dello stesso (Lotto 40, stima 250.000 – 350.000 euro). L’affinità dell’artista per la matematica è alla base della serie delle sue opere. Intorno al 1950 sviluppò lo schema compositivo: nella soluzione finale i quadrati sono spostati verso il basso, determinando una compressione ottica e un’impressione di gravità che sembra influenzare i quadrati. Con grande cura, ha modellato le forme a mano libera dall’interno verso l’esterno utilizzando una grande varietà di pigmenti diversi.
Il disegno di grande formato “Wrapped Reichstag” (lotto 21, stima € 100.00/150.000) risale al 1977, quando Berlino non era così sotto i riflettori come lo fu per l’impacchettamento del 1995: un primo disegno di Christo per uno dei suoi progetti più popolari. Non sono solo il formato e la creazione precoce a rendere speciale questo foglio; come pezzo unico, si distingue anche dalla maggior parte dei manufatti di Christo che si possono collezionare ancora oggi.
A completare questa ricca offerta un’opera di Uecker. I campi del suo paese natale, il Meclemburgo, che ondeggiano al vento, svolgono un ruolo importante per Günther Uecker. Essi lo hanno ispirato a creare i suoi dipinti con i chiodi, che oggi sono tra le opere più quotate dell’arte tedesca del dopoguerra. Un importante esempio è “Feld” (lotto 48, stima 150.000/200.000 euro), del 1993.
Per la fotografia, top lot firmato Helmut Newton con “Ernesto Esposito and Federica della Volpe in my Hotel Room” (15-20 mila). Seguono due scatti di nudo di Robert Mapplethorpe da 10-15 mila euro l’uno. Tutti i cataloghi sono qui:
Auction 1232 – Photography
Friday 01. 12. 2023, 02:00 pm
Auction 1233 – Evening Sale – Modern Art, Contemporary Art
Friday 01. 12. 2023, 06:00 pm
Auction 1234 – Day Sale – Modern Art
Saturday 02. 12. 2023, 11:00 am
Auction 1234 – Day Sale – Contemporary Art
Saturday 02. 12. 2023, 02:00 pm