Le aste della Classic Week newyorkese di Christie’s in totale sono sette, sei dal vivo e una online. La prima in ordine cronologico è stata quella della collezione Quentin, una delle più importanti raccolte di sculture europee antiche mai venuta all’asta, che conta 15 lotti e che il 30 gennaio ha totalizzato USD 12,972,400. La seconda parte della raccolta sarà proposta da Christie’s a Parigi nel giugno 2024.
Presentata per la prima volta sulla scena mondiale in una mostra innovativa alla Frick Collection (NY) nel 2004 e poi prestata in parte anche al Metropolitan Museum of Art dal 2017 al 2021, questa collezione di bronzi e terrecotte di maestri dal Rinascimento al Barocco «mostra una profondità e una qualità di intenditori senza precedenti» hanno commentato dalla casa d’aste.
Assemblata in 40 anni dalla collezionista argentina Claudia Quentin, stimata in tutto il mondo come generosa benefattrice delle istituzioni artistiche e astuta collezionista di bronzi, è arrivata in asta a New York in un piccolo ma prezioso catalogo. La vendita era guidata dal drammatico bronzo di Giambologna che raffigura il dio romano della guerra Marte, fuso mentre era in vita dal suo assistente di studio, che era stimato 7- 10 milioni di dollari ma è rimasto al palo insieme ad altri 4 lotti.
Il top price è stato invece per un altro bronzo del Giambologna raffigurante una “Ninfa dormiente” che da una stima bassa di 800 mila dollari è schizzata a ben 5,979,000 $. Seguono “Ercole e Anteo”, attribuito a Maso Finiguerra (Firenze 1426-1464) che da 600 mila dollari è salito a 2,470,000 $, la Venere di Carlo di Cesare del Palagio (1540-1598) e l’Ercole di Gianfrancesco Susini (1585-1653) battuti entrambi nelle stime a 1,260,000 $ e 756,000 $.
«L’arte è nel mio sangue – ha detto Quentin a Christie’s – Mio nonno Alfredo Hirsch era un importante ed eclettico collezionista di Buenos Aires, così come Mario, fratello di mia madre. Mia nonna paterna, Maria Carmen Portela, era una nota scultrice che faceva parte del movimento moderno in Argentina alla fine degli anni Quaranta». Quentin ricorda che da bambina, guardando insieme al nonno la sua collezione, era sempre più attratta scultura che alla pittura. Allora non sapeva che la scultura sarebbe diventata uno dei più grandi interessi della sua vita.
Molte di queste opere erano completamente nuove sul mercato. Will Russell (Christie’s Head of Sculpture) aveva commentato prima della vendita: «una singola scultura del calibro di quelle in asta di solito arriva sul mercato secondario una volta ogni pochi anni. Eppure all’improvviso, eccone 15 contemporaneamente: questo è un momento incredibile per i collezionisti europei di bronzo e sculture».