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Sgarbi si dimette da sottosegretario con effetto immediato. Il critico d’arte lascia il Ministero della Cultura

Sgarbi candidato sindaco di Roma Vittorio Sgarbi Courtesy Image Ufficio Stampa Vittorio Sgarbi
Sgarbi candidato sindaco di Roma
Vittorio Sgarbi
Courtesy Image Ufficio Stampa Vittorio Sgarbi

«Mi dimetto con effetto immediato da sottosegretario del governo e lo comunicherò nelle prossime ore alla Meloni». Vittorio Sgarbi ha appena comunicato le sue dimissioni ad un evento a Milano organizzato da Nicola Porro. «Adesso sono solo Sgarbi, non sono più sottosegretario». Qua l’articolo in anteprima del Corriere della Sera.

«Insulti alla stampa? Non mi devo scusare con nessuno»

«Ce l’abbiamo fatta», esultano i parlamentari del Movimento 5 Stelle. «Le dimissioni di Sgarbi con effetto immediato sono una buona notizia per tutto il Paese. E il risultato concreto di tutti gli sforzi che il Movimento 5 Stelle ha messo in campo in questi mesi rispetto ad una delle questioni morali più eclatanti tra quelle che attanagliano il governo. Evidentemente Giorgia Meloni e il suo governo non potevano reggere alla mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e dalla pressione mediatica anche internazionale che il suo caso ha suscitato. Oggi è un bel giorno per il prestigio delle istituzioni e per l’immagine dell’Italia all’estero».

«Non mi devo scusare con nessuno, ho espresso le mie imprecazioni come fa chiunque», ha detto inoltre Sgarbi a margine dell’evento «La Ripartenza» a Milano, interrogato sulla sua reazione alle inchieste dei giornalisti di Report e de Il Fatto Quotidiano.

A chi gli chiedeva quale fosse, in seguito alla sue reazioni, l’immagine di lui che arriva all’estero, il sottosegretario risponde: «Dobbiamo chiederlo all’estero. Il sottosegretario non ha rilasciato nessuna intervista quindi quelle erano immagini rubate. E uno nel suo privato può dire quello che vuole». Quanto agli auguri di morte rivolti ai giornalisti afferma: «Non rifarei l’intervista anche perché non l’ho fatta. E comunque il giornalista non morirà per questo». Vittorio Sgarbi si è dimesso anche dal ruolo di presidente del «Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Canova», ente nato per la promozione di Canova nel mondo, la cui nomina spetta al ministero. L’annuncio è arrivato all’indomani della decisione del sindaco di Possagno, Valerio Favero, di non rinnovare a Sgarbi la carica di presidente della Fondazione Canova Onlus, organizzazione di carattere locale, distinta dal Comitato di cui sopra.

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