Landscape near Malabata, Tangier è un’opera particolare di Francis Bacon, ancora più astratta e rarefatta del solito. Come in altre opere del pittore, anche questa rappresenta gli indicibili sentimenti che seguono una perdita. In asta da Christie’s Londra il 7 marzo 2024 durante la 20th / 21st Century: London Evening Sale, il dipinto è stimato 15-20 milioni di sterline.
Francis Bacon incontrò Peter Lacy al Colony Room di Soho, Londra, nel 1952. Lacy, un ex pilota di caccia, conservava i traumi della guerra e un animo profondamente tormentato. Un match perfetto con il pittore, a sua volta impregnato di turbamenti e ossessioni. Tra i due nacque una relazione, che ovviamente dalla vita sfociava nell’arte e viceversa. Passioni e litigi logorarono lentamente il rapporto, a cui si aggiunse la dipendenza da alcol di Lacy.
Quest’ultimo, per allontanarsi da Londra e dai suoi demoni si trasferì a Tangeri, in Marocco, nel 1955. I due rimasero però in contatto, tanto che 7 anni dopo, il 24 maggio 1962, giorno di apertura ufficiale della prima retrospettiva di Bacon, tenutasi alla Tate Gallery a Londra, il pittore inviò a Lacy un telegramma a Tangeri con la notizia del successo della mostra. Il telegramma di risposta lo sconvolse: Lacy ero morto, ucciso dall’alcol e dai fantasmi che lo tormentavano.
Bacon, nel momento di maggior successo della sua carriera, è costretto a ritirarsi in studio per esorcizzare la tragedia. Lo fa a modo suo: dipingendo. É in questo momento che nasce Landscape near Malabata, Tangier. Il dipinto raffigura il paesaggio in cui Lacy fu sepolto, in uno stile ancora più astratto e rarefatto di quello a cui l’artista ci ha abituato.
Due forme oscure orbitano attorno a un vortice ellittico luminoso, legate insieme dall’ampio movimento del pennello di Bacon. Inquietantemente antropomorfe, tremolano al limite della leggibilità, dissipandosi come spiriti sotto il bagliore del sole nordafricano. Simbolicamente, l’opera rappresenta il dolore e la perdita che si mischiano all’amore in un turbinio di emozioni incontrollabili.
Ad acquistarla, tra i primi, fu lo scrittore Roald Dahl. “Ero diventato un entusiasta collezionista di quadri non appena finì la seconda guerra mondiale, nel 1945“, raccontava lo scrittore, “ogni volta che vendevo un racconto compravo un quadro“. Così, incoraggiato dal trionfante successo professionale e finanziario della pubblicazione di James e la pesca gigante e Charlie e la fabbrica di cioccolato, Dahl acquistò quattro tele di Bacon tra gli anni 1964-68. Ad un certo punto arrivò a possederne addirittura sette. Tra queste, Landscape near Malabata, Tangier.
Negli oltre sessant’anni passati dalla sua creazione, il dipinto ha riscosso un grande successo tra collezionisti, esperti ed appassionati. Per esempio, è stato esposto in 32 mostre in 27 città in tutto il mondo. In particolare, è stato incluso nella storica retrospettiva del 1971-72 al Grand Palais di Parigi, ed è stato recentemente esposto nella mostra “Francis Bacon: Man and Beast” della Royal Academy, nel 2022.
In asta, invece, l’ultimo passaggio risale al 1985, quando fu venduto per 517 mila dollari. Al tempo, un record per un’opera di Bacon. Ora si ripresenta all’incanto, da Christie’s, con una stima di 15-20 milioni di dollari. Un bell’investimento per chi l’ha tenuto nella sua collezione per tutti questi anni.