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Scoperto a Aix-en-Provence un nuovo murale di Paul Cézanne

AIX MA VILLE/FACEBOOK Due restauratori davanti al murale recuperato. Credit AIX MA VILLE/FACEBOOK
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Due restauratori davanti al murale recuperato. Credit AIX MA VILLE/FACEBOOK

Durante i lavori di ristrutturazione della casa di Paul Cézanne ad Aix-en-Provence, in Francia, è stato scoperto un murale precedentemente non documentato del maestro impressionista.

Bastide du Jas de Bouffan è il nome della residenza dove Paul Cézanne visse per circa quarant’anni (1859-1899), costruita su una collina di Aix-en-Provence, in Francia. Immersa nel verde, la casa e la natura che la circondava è stata una grande fonte d’ispirazione per il pittore, ma anche una tela dove ha impresso alcuni capolavori dimenticati. O, sarebbe meglio dire, coperti.

Negli anni, i tanti lavori di ristrutturazione vissuti dalla casa residenza hanno gradualmente riportato alla luce una serie di opere murarie che Cézanne aveva dipinto alle sue pareti. A coprirle, probabilmente, la famiglia Granel-Corsy, che nel 1899 acquistarono la casa. Prima di oggi erano nove i murales recuperati, che successivamente furono trasferiti su tela. Ora sono esposti in grandi musei del mondo come il Petit Palais e il Musée d’Orsay di Parigi, il Chrysler Museum of Art e il Nakata Museum di Onomichi, in Giappone.

Il decimo, Entrée du port, è invece sfuggito alle precedenti indagini. Il suo ritrovamento sotto strati di intonaco e carta da parati risale ad agosto, mentre la Bastide du Jas de Bouffan veniva ristrutturata in occasione di un evento celebrativo per Cézanne. Scovato nel Grand Salon della residenza, si ritiene che il murale sia stato ispirato dalle opere di artisti come Claude-Joseph Vernet o Claude Lorrain. L’opera raffigura una scena marittima, con le navi ancora al porto e i loro stendardi che fluttuano nella brezza.

Secondo gli esperti, il murale sarebbe stato realizzato sopra un’altra opera, Jeu de cache-cachesuggerendo il modus operandi e la frenetica attività pittorica di Cézanne, disposto a perdere un lavoro completato pur di sperimentare nuove tecniche o soluzioni estetiche. Inoltre, il ritrovamento dell’opera, che al momento rimarrà nella casa, apre un’interessante finestra sulla vita del pittore, che possiamo immaginare vicino alla parete a dare sfogo alla sua creatività.

Entrée du port entrerà a fare parte del catalogo ragionato delle opere di Cézanne redatto da John Rewald (1996), di cui fanno già parte gli altri murale ritrovati a la Bastide du Jas de Bouffan.

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