Print Friendly and PDF

Richard Saltoun Gallery apre un nuovo spazio a New York dopo quelli di Londra e Roma

Exterior view of Richard Saltoun in New York City. Courtesy of Richard Saltoun. Exterior view of Richard Saltoun in New York City. Courtesy of Richard Saltoun.
Exterior view of Richard Saltoun in New York City. Courtesy of Richard Saltoun.
L’esterno del nuovo spazio di Richard Saltoun a New York City. Courtesy of Richard Saltoun.

La Richard Saltoun Gallery apre un nuovo spazio espositivo nell’Upper East Side di New York. Inaugurazione fissata per il 2 maggio 2024, in concomitanza con la Frieze Week.

La nuova sede prenderà posto al 19 E. 66th Street, nell’Upper East Side, e sarà il terzo spazio per la galleria fondata a Londra, a Mayfair, nel 2012 e specializzata in arte contemporanea e del dopoguerra. Il secondo è a Roma, in via Margutta, e ha inaugurato nel 2022. Una scelta, questa di Roma, più particolare dell’approdo a New York.

Nello stesso edificio troverà come vicini Rosenberg & Co e Franklin Parrasch Gallery. Lo spazio è anche l’ex sede newyorkese della galleria Blum, che quest’anno aprirà un nuovo spazio in centro, a Tribeca. Richard Saltoun proseguirà anche qui la sua programmazione (da sempre) incentrata sulle artiste donne.

La mostra inaugurale della galleria a Manhattan sarà dedicata a Jan Wade. Si tratta della prima mostra personale dell’artista canadese negli Stati Uniti e presenterà una serie di lavori tratti dalla sua decennale carriera. Dipinti, sculture e opere tessili che trattano principalmente dell’identità e della spiritualità nella comunità afroamericana.

In particolare, Wade trae ispirazione dalla sua storia personale di donna canadese nera con un background culturale misto. Nel 2022 la sua mostra personale alla Vancouver Art Gallery è stata la prima di un’artista nera nella storia dell’istituzione. L’esposizione, ora itinerante, farò tappa in Ontario, a giugno, alla Hamilton Art Gallery.

Jan Wade, Women Cometh Forth Like a Flower, c. 1995
Jan Wade, Women Cometh Forth Like a Flower, c. 1995

Commenta con Facebook