Sotheby’s Parigi presenta all’asta una selezione di 80 lotti della collezione di Jean-Paul Chazal, appassionato d’arte africana sub-sahariana. Tra questi spicca il set di sculture Bamana (Mali). Primo appuntamento live il 30 aprile 2024, un secondo online (con altri 100 lotti) dal 25 aprile al 2 maggio.
Jean-Paul Chazal, deceduto lo scorso sempre, è stata una figura eminente nel campo del collezionismo d’arte africana, affermatosi grazie all’acume del suo occhio e alle varie attività condotte nel campo del diritto d’autore e nel mercato dell’arte. In particolare, ha sviluppato una sensibilità e un gusto preciso per l’arte subsahariana e i suoi manufatti realizzati in legno e metallo.
Come raramente visto prima sul mercato, la collezione proposta da Sotheby’s Parigi il 30 aprile si compone di oggetti di medie e piccole dimensioni, tra cui oggetti e ornamenti in ferro, rame e bronzo. In particolare micro-capolavori delle culture Akan, Ashanti, Gan, Lobi, Dogon, Kulango e Senoufo.
Tra i pezzi più importanti c’è la maschera da scimmia Bamana, appartenuta al dottor Pierre Harter. Un eccezionale esempio dello stile Bamana, un grande classico dell’arte africana, rivestito da un decoro lineare che richiama i motivi ornamentali della terracotta. Per questo la storia espositiva del manufatto è impareggiabile, avendo partecipato a tutte le principali mostre di riferimento sull’arte Bamana.
Un’altra maschera importante è quella Senoufo (stima 40-60 mila euro), appartenuta a René Rasmussen. E poi troviamo la rara figura di uccello Baga. Come testimoniano i nomi sopracitati, l’asta è anche un’occasione per approfondire le dinamiche e i protagonisti del mondo del collezionismo di arte africana, tra cui spiccano anche Hélène Leloup e Maine Durieu, in asta attraverso delle opere a loro un tempo appartenute.
All’asta principale si aggiungono i 100 lotti che vanno a comporre un’altra vendita, questa volta online (25 aprile-2 maggio 2024), composta da altri pezzi che esplorano la diversità e la ricchezza dell’arte africa.