La collezione di Rosa de la Cruz, filantropa e collezionista d’arte di origine cubana e residente a Miami, sarà venduta da Christie’s in una serie di aste a partire da maggio 2024.
Rosa de la Cruz, scomparsa il mese scorso a 81 anni, formava con suo marito Carlos una coppia di mecenati tra i più importanti della scena artistica di Miami. Basti pensare che parte della loro collezione, 1000 opere circa, è ora esposta in un museo tutto dedicatole, grande quasi 3 mila metri quadrati. Al suo interno artisti affermati come Wade Guyton e Albert Oehlen, ma anche autori emergenti come Su Su e Christina Quarles.
Un’altra parte, invece, pare destinata alla vendita. Ad occuparsene sarà Christie’s, che prevede di distribuirla in più aste e venderla per un valore stimato di 30 milioni di dollari, con lotti la cui valutazione muove dai 5 mila ai 5 milioni di dollari. Questi e pochi altri dettagli sono per ora disponibili, con la maison che dovrà studiare un’efficace piano di vendita per una collezione ricca di potenzialità e incognite.
Le sue grandi dimensioni, unite alla larga presenza di artisti emergenti, per esempio, suggerisce a Christie’s di muoversi con estrema cautela per non saturare il mercato e quindi deprezzare le opere. Un discorso che vale principalmente per Ana Mendieta, artista di origine cubana sempre più apprezzata e di cui a collezione di Rosa de la Cruz possiede numerosi lavori. L’ultimo “censimento”, nel 2015, parlava di 24 opere. Numero che verosimilmente è anche cresciuto, ma che già al tempo ne faceva la raccolta di opere più grande dedicata a Mendieta.
Tra gli obiettivi delle vendite c’è dunque sicuramente quello di valorizzare i lavori multimediali di Mendieta, magari aggiornando anche (più volte, perché no?) il suo record in asta. L’ultimo grande passaggio in asta da Christie’s risale al 1982, quando La Vivificación de la Carne: El Laberinto de Venus Series segnò un nuovo record a 143 mila dollari. Un discorso analogo vale per un altro artista molto rappresentato in collezione, ovvero il il cubano-americano Gonzalez-Torres, che fu il primo artista contemporaneo acquistato dai De la Cruz.
A questi si aggiungo autori già consolidati – tra cui Rudolf Stingel, Christopher Wool, Colen, Ruby e Guyton – le cui opere sono destinate a giocare un ruolo da protagonista nelle vendite in programma. Ancora da stabilire, come detto, le date e l’esatta scansione secondo cui le opere verranno distribuite. Non è da escludere, per esempio, che alcune di queste possano essere vendute privatamente.