Un ritratto di Winston Churchill realizzato da Graham Sutherland e rimasto in mani private per settant’anni è ora esposto nella stanza del Blenheim Palace in cui nacque il primo ministro britannico. Il 6 giugno 2024 sarà poi messo all’asta da Sotheby’s a Londra durante la Modern British and Irish Art Evening Auction.
Graham Sutherland, uno degli artisti inglesi più apprezzati del Novecento, e Winston Churchill, al tempo primo ministro, non si erano mai conosciuti prima che il pittore ricevette l’incarico nel novembre 1954 di ritrarre il grande leader in occasione del suo ottantesimo compleanno. Al loro primo incontro, Churchill chiese a Sutherland: “Come mi dipingerai? Come un cherubino o come il bulldog?” Churchill era soprannominato il bulldog per via dell’aspetto rude e del temperamento fumantino. Sutherland rispose che dipendeva da che lato di sé avrebbe voluto mostrare.
Quale fosse stata la scelta, o la naturale disposizione di Churchill non è dato sapere. Sappiamo invece, osservando i documenti che testimoniano l’opera, che di certo Sutherland ha trovato in lui uno sguardo più da bulldog che da cherubino. E soprattutto sappiamo che a Churchill non piacque affatto. Lo definì ironicamente (e pubblicamente) uno “straordinario esempio di arte moderna”. Lo stesso Churchill era un pittore per diletto, ma dalla stampo decisamente più conservatore. In privato, al suo medico, si lasciò andare di più, tacciandolo di essere “sporco e maligno”. Arrivò addirittura a sostenere che facesse parte di una cospirazione per abbatterlo.
Inutile dire che il dipinto non raggiunse mai il Parlamento e fu invece portato a Chartwell, la casa di Churchill nel Kent, e sistemato in cantina. Il gesto, già piuttosto estremo, non placò però la rabbia di Churchill. Alla fine il fratello di Grace Hamblin, il segretario privato dei Churchill, lo trasportò nel cuore della notte a casa sua e lo bruciò nel suo giardino. La scena, romanzata, compare anche nella serie Netflix The Crown, che mostra la moglie di Churchill, Clementine, guardare l’opera andare in fiamme.
Peccato (per Churchill) che durante la realizzazione del dipinto Sutherland produsse vari schizzi preliminari e studi ad olio. Tra questi ce n’era uno che ritraeva Churchill con un’angolazione particolare che gli conferiva un’aria pensierosa. Sutherland conservò l’opera e in seguito la affidò ad Alfred Hecht, mercante d’arte, collezionista e corniciaio. Il lavoro rimase di proprietà di Hecht per il resto della sua vita e passò poi in eredità all’attuale proprietario, che ora lo propone in asta da Sotheby’s alla stima di 500-800 mila sterline.
Non sappiamo se Churchill sapesse dell’esistenza dell’opera, ma di certo possiamo immaginare che non sarebbe molto contento di vederla proposta in asta. O, peggio, esposta a Blenheim Palace, residenza d’infanzia del politico inglese, dove difatti si trova in mostra. Per sua fortuna, si fa per dire, all’asta non manca molto: l’appuntamento a Londra è infatti fissato per il 6 giugno 2024.