Si dice Cannes e si pensa immediatamente ad alcuni elementi che hanno reso grande questo luogo, tanto da diventare uno degli epicentri dello chic e dell’arte mondiale: da un lato la Costa Azzurra, la bellezza di luoghi balneari e turistici assolutamente attrattivi, dall’altro il cinema, rappresentato dal Festival di Cannes, dal Palais, dal red carpet e dall’evento della Croisette, che ogni anno accoglie il meglio del glam e della settima arte. In mezzo a questi due pilastri c’è il divertimento, il brio del gioco che può essere ottenuto dal mondo delle fiches e dei croupier: che si tratti di casino online o delle strutture fisiche in cui vivere anche la socialità e il contatto col pubblico, Cannes offre anche una buona tradizione ludica, dove si può incontrare anche qualche VIP o personaggio dello spettacolo.
Ma torniamo per un attimo al mondo del grande schermo, poiché anche nel 2024 sarà possibile vedere numerosi film che saranno presentati in anteprima al Festival di Cannes, prima di trovare la distribuzione cinematografica in Italia. In molti sapranno che alla Croisette sarà presente Parthenope di Paolo Sorrentino, insieme al ritorno di un grande maestro come Francis Ford Coppola con il suo Megalopolis: e non è tutto qui, poiché di grandi artisti ne sono presenti a iosa, con opere tutt’altro che scontate. Ma quali?
Kinds of Kindess (Yorgos Lanthimos)
Il successo ottenuto agli Oscar 2024 con Povere Creature! non ha certamente bisogno di essere contestualizzato, e rende Yorgos Lanthimos uno dei registi migliori del momento. Il suo ritorno dietro la macchina da presa avviene in quella che sembra essere la formula del divertissment, tanto cara ad alcuni registi impegnati e autori che – dopo un’opera sontuosa – si lanciano in un qualcosa di molto più leggero. Diverse storie intrecciate, con protagonisti comuni, alimentano Kinds of Kindness di Yorgos Lanthimos, un film in cui Emma Stone sembra essere protagonista in un cast completato da attori come Willem Dafoe, Margaret Qualley, Jesse Plemons, Joe Alwyn, Hong Chau, Hunter Schafer e tanto altro. Che si tratti di progetto disimpegnato o di altra opera d’autore più “nascosta”, non si può certamente diffidare dalla qualità che il regista greco offre.
Parthenope (Paolo Sorrentino)
L’Oscar ottenuto con La grande bellezza e quello sfiorato per È stata la mano di Dio, l’ennesimo ritorno a Cannes per Paolo Sorrentino e quella volontà di ripiegare sempre più verso temi intimistici, al contempo universali. Parthenope è senz’altro uno dei film più attesi in concorso per la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2024 e il motivo è sotto gli occhi di tutti: parliamo di uno dei registi italiani migliori della storia del cinema, di un autore che ha sempre qualcosa da raccontare e di un cast incredibilmente vario, che avvicina personalità soltanto apparentemente lontane come Gary Oldman e Biagio Izzo.
Furiosa (George Miller)
È un autore che ha certamente fatto la storia del cinema d’azione tramite le sue opere e che, con mezzi e fondi necessari, ha creato dei veri e propri capolavori, tra cui spicca senz’altro Mad Max: Fury Road. La presentazione di un mondo post-apocalittico continua ad impressionare i fan ed è per questo motivo che Furiosa, alias Anya Taylor-Joy, risulta essere uno dei personaggi più attesi e ambiti in occasione del Festival in questione. Il film uscirà contemporaneamente anche nelle sale cinematografiche italiane, ma si immagina che il contesto del grande schermo di Cannes renda l’atmosfera quanto meno più suggestiva.
Megalopolis (Francis Ford Coppola)
Chi l’avrebbe mai detto che, giunto a questo punto della sua carriera, Francis Ford Coppola decidesse di investire tutti i suoi risparmi nella realizzazione del progetto della vita? Probabilmente, soltanto il regista di Apocalypse Now, che ha messo in piedi una vera e propria epopea futuristica, totalmente autofinanziata e semi-odiata da Hollywood, in cui si affronta la ricostruzione di una città del futuro; Cannes è il palcoscenico ideale per un regista che – qualora vincesse la sua terza Palma d’Oro – diventerebbe il più premiato di sempre alla Croisette. E, forse, riuscirebbe ad ottenere una distribuzione adeguata per il suo film.
The Apprentice (Ali Abbasi)
Film che non può essere assolutamente sottovalutato, basti pensare al grande successo del cinema iraniano negli ultimi anni, è quello di Ali Abbasi, regista di Holy Spider che torna dietro la macchina da presa per The Apprentice. Il racconto è quello della vita di Donald Trump, interpretato da Sebastian Stan, e si immagina già il clima di una pellicola di denuncia tutt’altro che banale.