Alla cerimonia inaugurale del Padiglione Italia alla Biennale Arte il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro rompe ogni cerimoniale bocciando l’opera di Bartolini
“Ringrazio per l’invito a questa cerimonia. Ma devo dire subito che a me il Padiglione Italia non è piaciuto”. Papale papale. Che il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro non concedesse troppo spazio alla diplomazia era cosa già nota, e da molti pure apprezzata. Ma che giungesse a darne plateale dimostrazione in un’occasione solenne come la cerimonia inaugurale del Padiglione Italia alla Biennale Arte di Venezia ha sorpreso un po’ tutti. “A volte si sbaglia, e si deve avere il coraggio di chiedere scusa”, ha poi rincarato la dose parlando con i giornalisti, come potete sentire nel video qui sotto. Non ritiene l’opera di Bartolini rappresentativa dell’identità italiana, ha grossomodo motivato. E lui preferisce l’arte figurativa. Liberissimo, ma forse in questa occasione poteva trattenersi, se non altro per dovere di ospitalità.
L’inaugurazione è comunque stata alquanto tormentata: a partire dai tempi, con il ministro Sangiuliano in ritardo di un’ora. In altri paesi non sarebbe accaduto, e se fosse accaduto il medesimo sarebbe stato bersagliato da pomodori, hanno commentato alcuni. Anche il curatore Luca Cerizza ha messo la sua parte, costringendosi a leggere un intervento che piuttosto ci si sarebbe aspettato più spontaneo e naturale. Il presidente Pierangelo Buttafuoco inutilmente ha tentato di ammorbidire il fischiatissimo affondo di Brugnaro, improvvisando qualche pindarica lirica. Ma ad affossare definitivamente la tristanzuola parata ci ha pensato il ritardatario ministro, anch’egli cacciando dalle tasche il compitino scritto di fretta. Che la Biennale abbia inizio…