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Rosella, una donna a più voci

Egidia Bruno
Dall’incontro di Alberto Saibene, autore milanese ed Egidia Bruno, autrice e attrice teatrale lucana, nasce il ritratto inedito e appassionante di una ragazza della Basilicata che emigra a Milano negli anni del boom economico. Nord e Sud si affrontano, mentre l’Italia – e il mondo – cambiano. Lasciamo la parola agli autori.

Chi è Egidia Bruno?
Alberto Saibene: Un’attrice e autrice completa. Un artista che sa ascoltare.

Chi è Alberto Saibene?
Egidia Bruno: Uno storico curioso, generoso e illuminato come la sua Milano quando mostra i suoi lati migliori.

Come vi siete incrociati?
AS + EB: Ci siamo incrociati in un piccolo festival organizzato da Franco Arminio a
Bisaccia, in Alta Irpinia, nel gennaio 2019.

Chi è Rosella?
AS: Una ragazza del Sud che va a Milano per cercare e forse trovare sé stessa.
EB: A differenza delle altre ragazze del suo paese, lei non ha come obiettivo principale quello di sposarsi. Va a Milano per cercare un lavoro, certo, ma soprattutto per capire cosa vuole dalla vita.

Come è nato questo lavoro?
AS: volevo raccontare l’emigrazione meridionale non da storico, ma attraverso il vissuto delle persone. Un po’ alla volta è nato un personaggio immaginario ma molto vero, anche attraverso interviste a chi visse quell’esperienza, che è una sintesi e, si spera, un’universale di tutte quelle storie.

EB: La proposta è partita da Alberto e io ho accettato con grande piacere. L’idea di lavorare a questo progetto insieme a un milanese doc e per di più mio coetaneo ha reso la cosa molto interessante non solo per i temi trattati ma anche per il confronto continuo dei nostri vissuti, sia rispetto alla storia d’Italia con la esse maiuscola, ma soprattutto a quella degli Italiani del Nord e del Sud.

Alberto, come hai lavorato sulla pièce?
Ho scritto una prima stesura della storia, che abbiamo limato insieme. Dopodiché Egidia l’ha adattata alla sua sensibilità espressiva e ai suoi mezzi tecnici. Egidia ha una bella voce, molto intonata, che utilizza per cantare o accennare brani d’epoca durante lo spettacolo.

Egidia, fino a che punto si mischia la tua vicenda personale con quella di Rosella?
Io sono arrivata a Milano nei primi anni ’90, quando nel nostro spettacolo Rosella va in pensione. E, a differenza sua, io sono arrivata con le idee ben chiare e cioè per fare l’attrice. È indubbio che essendo anch’io di un piccolo paese della Basilicata ed avendo ascoltato, fin da piccola, racconti di emigrazione di parenti e amici, non ho fatto altro che parlare di cose conosciute da sempre e che sono nel DNA di ogni meridionale.

Rosella
Di Alberto Saibene ed Egidia Bruno
Teatro Franco Parenti, Milano dal 2 al 5 maggio
Teatro Basilica, Roma, dal 10 al 12 maggio, 2024

Alberto Saibene è saggista (L’Italia di Adriano Olivetti, Edizioni di Comunità, 2017; Il Paese più bello del mondo – Il FAI e la sfida per un’Italia migliore, Utet, 2019), regista cinematografico (La ragazza Carla, 2015), editore (fonda Humboldtbooks nel 2012), autore di documentari di divulgazione culturale, curatore di mostre in Italia e all’estero. Sue ultime pubblicazioni Milano fine Novecento, Storie, luoghi e personaggi di una città che non c’è più e Storie di un’altra Italia (ed. Casagrande).

Egidia Bruno, attrice, autrice e regista, vive a Milano. Ha vinto il premio Troisi e il Premio Internazionale Teresa Pomodoro. Suoi recenti lavori No tu no, omaggio a Enzo Jannacci, Cunti di Casa e Ne veryu – Non ci credo, K.S. Stanislavskij. Per Matera Capitale 2019 e Rai Radio 3, è l’interprete di Mille anni: l’inizio, tratto dal romanzo Premio Campiello Mille anni che sto qui di Mariolina Venezia. Insieme a Vincenzo Vecchione è autrice del progetto TRACKS, performance poetica digitale in presenza, online e in VR. Dal 2008 insegna recitazione al Mat (Movimento Artistico Ticinese) di Lugano.

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