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Sotheby’s, primi verdetti da New York: cresce Joan Mitchell, Fontana una certezza, Bacon non incanta

Lot 108, Joan Mitchell, Noon. Venduto a 22,6 milioni di dollari

É andata in scena ieri sera (13 maggio 2024) la prima tappa dell’intensa settimana d’aste di New York, senza dubbio tra i momenti più attesi dai collezionisti di tutto il mondo. Ad aprire le danze è stata Sotheby’s, che ha esitato il suo catalogo di arte contemporanea in due aste, la Contemporary Evening Auction (234.6 milioni di dollari, il 40% in più dell’anno scorso) e The Now (32.7 milioni di dollari, 50% dei lotti venduti sopra le stime).

Un grande risultato frutto di un 94% complessivo di lotti venduti, dato non sempre scontato quando si tratta di artisti contemporanei, quindi probabilmente meno conosciuti e meno sicuri sul mercato. Paura (almeno questa volta) fugata dalla maison, che anzi ha guadagnato metà del suo incasso proprio da opere mai comparse sul mercato. Una tendenza questa, del resto, di cui abbiamo già parlato recentemente e che i primi report sul mercato di questi mesi paiono confermare: i collezionisti preferiscono puntare sulle opere maggiori di artisti minori (o nuovi), piuttosto che rischiare su opere minori di artisti maggiori.

Una chiave che spiega i record siglati nella serata di ieri: Faith Ringgold (1,6 milioni di dollari, più di 3 volte il suo precedente record d’asta), Justin Caguiat (1,1 milioni di dollari – più di 3 volte la stima massima di 300.000 dollari), Lucy Bull (1,8 milioni di dollari). A queste nuove leve si aggiunge la doppia firma Andy Warhol-Jean-Michel Basquiat: mai una loro opera firmata a quattro mani aveva raggiunto i 19.4 milioni dell’Untitled venduto ieri.

Lucio Fontana, Concetto spaziale, La fine di Dio, 1964. Venduto a 23 milioni di dollari
Courtesy Sotheby’s

Prosegue, ed è da segnalare, il consolidamento in asta di Joan Mitchell. L’astrattista è sempre più considerata dal collezionismo mondiale, tanto che l’intero nucleo di 4 dipinti in asta è andato venduto, totalizzando nel complesso 45,2 milioni di dollari (contro una stima combinata di 36-51,5 milioni di dollari). Tutte le opere provenivano dalla stessa collezione privata.

A spiccare, in particolare, è stata Noon, 1969 circa, aggiudicata per 22,6 milioni di dollari. Il dipinto, realizzato un anno dopo il trasferimento di Mitchell a Vétheuil, dove si stabilì in una tenuta molto vicina a quella occupata da Monet, è uno delle sole tre opere dell’artista ad aver guadagnato più di 20 milioni di dollari all’asta. Un dato che, siamo pronti a scommettere, verrà presto aggiornato.

Un certezza, praticamente da sempre, è Lucio Fontana. Il suo Concetto spaziale, La fine di Dio, ha realizzato 23 milioni di dollari (stima 20-30 milioni di dollari). Dei 38 dipinti del gruppo Fine di Dio, solo quattro presentano questo inusuale giallo acceso. Basti pensare che quello di stasera è il primo della serie a passare in asta dal 2015. L’ultima volta che era stato venduto all’incanto, sempre da Sotheby’s nel 2003, aveva totalizzato 2.3 milioni di dollari. In vent’anni il suo valore è sostanzialmente di dieci volte più grande.

Francis Bacon, George Dyer Crouching
Francis Bacon, George Dyer Crouching. Venduto a 27.7 milioni di dollari

Non ha forse ottenuto tutto quello che avrebbe sperato Portrait of George Dyer Crouching di Francis Bacon. Al debutto all’asta, ma forte dell’affascinante immaginario che circonda la tormentata relazione tra il pittore e il suo amante, il dipinto si è fermato a 27,7 milioni di dollari, che lo pongono sotto stima (30-50 milioni di dollari).

Continua invece l’ascesa – in termini di presenza e di vendite – delle artiste donne, le cui opere ieri sera rappresentavano il 42% della proposta. Solo in The Now è stata del 70%. In generale, negli ultimi 5 anni è più che raddoppiata (nel 2019 fu il 17.5%) la presenza femminile all’incanto. Sintomo che ci riporta a quanto detto sopra, alla voglia e necessità di (ri)scoperta di autori e autrici in passato meno considerati.

Tra le aggiudicazioni significative si distinguono Toyin Ojih Odutola e il suo Representatives of State, 2016-7, venduto per 2 milioni di dollari, il secondo prezzo più alto per l’artista all’asta. E poi The Pacific Ocean di Yayoi Kusama, che ha ottenuto 4,7 milioni di dollari al suo debutto all’asta – più di 3 volte la stima massima di 1,5 milioni di dollari – dopo una battaglia di sei minuti condotta da sei offerenti.

I RISULTATI COMPLETI DI CONTEMPORARY EVENING AUCTION
I RISULTATI COMPLETI DI THE NOW

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