Un giorno, due aste. Il 19 giugno a Milano, Cambi raddoppia l’offerta e presenta una vendita dedicata alla fotografia, seguita da un’altra incentrata sul design.
Fotografia
Immagini senza tempo e sperimentazioni contemporanee nell’asta di fotografia di Cambi. Si parte da metà ‘800 per arrivare fino alla contemporaneità. A spiccare in catalogo la stampa di uno degli scatti più famosi della storia della fotografia: Le baiser de l’Hôtel de Ville di Robert Doisneau. Riprodotta in un numero infinito di occasioni e soluzioni, l’opera immortala una coppia di innamorati che simboleggia lo spirito di rinascita e gioia del dopoguerra. La stima è di 10-15 mila euro.
Altrettanto importante, tanto da avere la stessa stima, la Polaroid di Robert Mapplethorpe, datata 1973 e intitolata PD109 – Self Portrait. Nell’opera si riconosce l’immediatezza tipica delle polaroid, ma anche l’uso magistrale delle luci e del chiaroscuro tipiche dell’artista. Un maestro, anche se dallo stile molto differente, è anche Sebastião Salgado, in asta con Antartica (2005). L’opera, valutata 5-6 mila euro, fa parte della serie Madre terra, con cui l’artista mostra luoghi inesplorati del globo con uno stile inconfondibile caratterizzato da un bianco e nero potente e saturo, che riesce a catturare l’essenza e lo spirito del soggetto.
Tra i top lot segnaliamo infine uno scatto con cui Vanessa Beecroft ha immortalato una delle sue performance: VB 40: Museum of Contemporary Art, Sydney, Australia, Performance vb40.068.vb.pol, del 1999. Stimata 10-15 mila euro, l’opera si configura come un tableaux vivants di grande formato, in cui giovani donne posano in maniera costruita e scenografata.
IL CATALOGO COMPLETO
Design
Non c’è niente di più importante del design da Cambi. Occhi aperti dunque sul catalogo della prossima asta, tra le più attese nel settore. Perché? Basta guardare al pezzo più pregiato in catalogo: una rara sedia di Carlo Mollino realizzata per la Galleria della Casa Editrice Lattes di Torino. Una straordinaria opera datata 1951, che si compone di una struttura in compensato di legno di noce curvato e lucidato, tessuto tecnico in resinflex e dettagli metallici in ottone. Esempio di alta maestria artigianale, emblema di eleganza e innovazione, di cui esistono solo quattro esemplari. Per tutte queste ragioni la stima è di 80-120 mila euro.
Grande spazio dedicato a Carlo Bugatti. In asta due poltrone d’inizio Novecento, caratterizzate da una struttura in legno intagliato e ebanizzato, con rivestimenti in pergamena dipinta. Gli intarsi in peltro e le applicazioni in rame sbalzato aggiungono un tocco di lusso e raffinatezza (stima 18-22 mila euro). Sempre di Bugatti la credenza in legno lavorato e ebanizzato, arricchita da intarsi in peltro e ottone, applicazioni in rame sbalzato e rivestimenti in pergamena dipinta. Le ante con vetri e la passamaneria raffinata completano l’opera, facendone un pezzo di eccezionale valore artistico
e storico (stima 15-20 mila euro).
Immancabile, infine, una lampada firmata Max Ingrand. Si tratta di un elemento a sospensione modello 2493, dalle dimensioni imponenti (73×67 cm), caratterizzata da una struttura in metallo con riflettori in alluminio laccato e una fascia perimetrale di cristalli scalpellati con una fascia centrale in bronzo lavorato. La stima è di 15-20 mila euro.