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Amarsi senza stringersi. Ettore e Andromaca di De Chirico e altre storie in asta da Cambi

Giorgio De Chirico, Ettore e Andromaca. Stima 400-600 mila euro
Giorgio De Chirico, Ettore e Andromaca. Stima 400-600 mila euro

Ettore e Andromaca di De Chirico è il top lot dell’asta di Arte Moderna e Contemporanea che Cambi presenta a Milano il 3 luglio 2024. Il loro abbraccio, annullato dalla mancanza delle braccia, è solo una delle tante storie che abbiamo trovato in catalogo.

Niente da vedere niente da nascondere, titolo di un ricamo su tessuto del 1977 di Alighiero Boetti, potrebbe essere adottato come un ironico claim utile a introdurre l’asta di arte moderna e contemporanea di Cambi. Nella sede milanese della maison, difatti, c’è tutto da vedere (le opere) e tutto da nascondere (i propri prezzi di riserva) per i collezionisti intenzionati a prendere parte all’insidioso gioco al rialzo che questi eventi mettono in campo. Tutto il contrario di quando dichiarato da Boetti in un’opera caratteristica della sua produzione dell’epoca, in cui trovò la soluzione giusta per unire un’innovativa visione estetica a una consolidata complessità concettuale. La sua stima è di 50-70 mila euro.

Di malinconia e abbandono è intriso lo scorcio urbano di Bernard Buffet, didascalicamente intitolato Rue de ville. L’olio su tela, stimato 80-100 mila euro, è intriso di un’espressionismo perturbante, dove l’umanità si manifesta solo nella sua assenza e un paesaggio urbano sembra riverberare uno stato interiore, solitario e disperato.

Seguono, con uno spiccato carico narrativo, tre gessi di Arturo Martini che appartengono al ciclo della Trilogia dei Re (stima 80-120 mila euro). Basta leggerne i titoli per viaggiare con la fantasia, provare a unire le storie che evocano, farle dialogare, accendere relazioni che superino le linee classiche e minimali che lo scultore ha impresso alle opere. Buon viaggio, dunque, con La Principessa, lo Sposalizio dei Principi e La Leggenda di San Giorgio.

Ma il top lot assoluto dell’asta è indubbiamente Ettore e Andromaca di Giorgio de Chirico, un raro esemplare del tema, su cui l’artista è tornato più volte, ma che in questo olio su tela del 1964 ha espresso in maniera particolarmente convincente. Ettore e Andromaca vengono qui rappresentati come una coppia dei caratteristici manichini da sarto di de Chirico, che non potendo vedere, sentire o parlare, diventano emblema della condizione umana. L’abbraccio, simbolo del saluto tra l’eroe troiano e la sua sposa, viene annullato dall’artista con la mancanza delle braccia, fatto che rende l’accostarsi dei loro corpi ancora più intenso e tragico. Ad aggiungere significati e narrazioni al quadro, partecipa anche il fatto che dall’anno successivo alla sua esecuzione, dunque il 1965, l’opera non sia mai stata esposta per quasi 60 anni. Anche per questo la sua stima è di 400-600 mila euro. Per finire come abbiamo iniziato, potremmo certo dire che c’è molto da vedere e niente più da nascondere.

Alighiero Boetti, Niente da vedere niente da nascondere, 1977. Stima 50-70 mila euro
Alighiero Boetti, Niente da vedere niente da nascondere, 1977. Stima 50-70 mila euro
Bernard Buffet, Rue de village, 1983. Stima 80-100 mila euro
Bernard Buffet, Rue de village, 1983. Stima 80-100 mila euro
Arturo Martini, Trilogia dei Re: La principessa - Sposalizio dei principi - La leggenda di San Giorgio, 1926-1927. Stima 80-120 mila euro
Arturo Martini, Trilogia dei Re: La principessa – Sposalizio dei principi – La leggenda di San Giorgio, 1926-1927. Stima 80-120 mila euro

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