L’estate è pausa, l’estate è attesa. Ma è anche un soffio che si esaurisce in un attimo, che sottilmente invita ad anticipare, a fare un passo avanti verso la ripresa autunnale. Così ha fatto Meeting Art, che ha già presentato gli highlights del catalogo di arte moderna e contemporanea, in asta dal 5 al 16 ottobre, in sei sessioni live (e online) da Vercelli.
Stime alla mano, al momento il top lot è il Motivo Dalmata (1951) di Anton Zoran Music. Un olio su tela che rientra perfettamente nell’immaginario più riconoscibile del pittore, con un mandria di animali al pascolo che paiono confondersi con il paesaggio semi desertico in cui sono immersi. La base d’asta è di 50 mila euro.
Un classico, questa volta per Salvo, anche La valle. Il dipinto si sviluppa verticalmente partendo da una casa e muovendosi verso le montagne sullo sfondo. Nelle nuvole, nella vegetazione, nelle rocce troviamo il tratto gonfio e voluminoso tipico del pittore. Base d’asta 40 mila euro.
In ambito scultoreo spicca Early Forms di Tony Cragg, un’opera in gesso realizzata in quattro esemplari. Le sembianze molecolari della figura evocano una forma di vita primordiale, o appunto una struttura embrionale, al principio della sue evoluzione strutturale. Base d’asta 45 mila euro.
Incuriosisce, base d’aste alla mano, anche l’inchiostro, pastello e tempera su carta firmato (in basso a sinistra) Emilio Vedova. Intitolato Studio (Presenza Epola), per aggiudicarselo bisognerà alzare l’offerta almeno sopra i 35 mila euro. Servirà qualcosa di più, almeno in partenza, per Promemoria di Emilio Scanavino, un olio su tela del 1962 la cui base d’asta parte da 40 mila euro. Misteri d’asta che si sveleranno solo tra più di un mese. Nel frattempo, godiamoci l’attesa.