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Un’amicizia nata dall’arte: al Castello di Rivoli un incontro su Gustavo Rol e Francesco Federico Cerruti

A 17th-century double portrait of Flemish artists Peter Paul Rubens and Anthony van Dyck was returned after being stolen 40 years ago. The work, an oil on wood painting by another Flemish artist, Erasmus Quellinus II, was reportedly stolen in 1979 while on loan at the Towner Art Gallery in Eastbourne, in southeast England. The work had been in the Devonshire Collections at Chatsworth House in Derbyshire since 1838. Peter Day, a retired librarian at Chatsworth, said in a video that he organized an exhibition in 1978 at a gallery in Sheffield that included the painting. The show was staged again at Towner in 1979, where it was stolen on May 26, 1979 in what Andrew Cavendish, the late 11th Duke of Devonshire, described to Day at the time as a “smash and grab.” A 17th-century double portrait of Flemish artists Peter Paul Rubens and Anthony van Dyck was returned after being stolen 40 years ago. The work, an oil on wood painting by another Flemish artist, Erasmus Quellinus II, was reportedly stolen in 1979 while on loan at the Towner Art Gallery in Eastbourne, in southeast England. The work had been in the Devonshire Collections at Chatsworth House in Derbyshire since 1838. Peter Day, a retired librarian at Chatsworth, said in a video that he organized an exhibition in 1978 at a gallery in Sheffield that included the painting. The show was staged again at Towner in 1979, where it was stolen on May 26, 1979 in what Andrew Cavendish, the late 11th Duke of Devonshire, described to Day at the time as a “smash and grab.”
Pompeo Batoni, Allegoria della Pittura, Scultura e Architettura, 1740, ph Ernani Orcorte
Pompeo Batoni, Allegoria della Pittura, Scultura e Architettura, 1740, ph Ernani Orcorte

Gustavo Rol e Francesco Federico Cerruti furono l’uno sensitivo e l’altro ragioniere, ma entrambi grandi collezionisti d’arte. Una passione comune che La Fondazione Cerruti e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea raccontano giovedì 19 settembre alle ore 18.00 nell’incontro Tra il visibile e il non visibile. Gustavo Rol e Francesco Federico Cerruti, al Teatro del Castello di Rivoli.

Un ragioniere e un sensitivo: esistono tipi d’uomo più distanti? All’apparenza sarebbe difficile trovare una coppia sulla carta meno assortita. Invece Gustavo Rol (Torino, 1903 – 1994) e Francesco Federico Cerruti hanno condiviso un’amicizia lunga e sincera. A unirli la comune passione per l’arte, che ha portato i due a scambiarsi idee e opere, consigli e riflessioni.

Cerruti e Rol si incontrano negli anni Settanta grazie a un comune amico, lo storico dell’arte Angelo Dragone, e il loro legame si protrae per circa vent’anni, fino alla morte del sensitivo, avvenuta nel 1994. Quando Cerruti, che era anche pittore varcò per la prima volta la soglia di casa Rol rimase stupito dal gusto raffinato che ne connotava l’interno e dalla presenza di straordinarie opere d’arte. Nel corso degli anni, mentre la familiarità tra i due cresceva, anche le loro collezioni iniziarono a essere più permeabili, con alcune opere che dalla raccolta di Rol prendevano la strada di quella Cerruti e viceversa.

Per esempio, due allegorie di Pompeo Batoni (Allegoria della Pittura, Scultura e Architettura, 1740, e Apollo, la Musica e la Geometria, 1741), sono state cedute al ragioniere da Rol, che pur se ne separò con grande ritrosia e dispiacere, alla fine Rol ha acconsentito a cedere al ragioniere. Altre opere ora nella Collezione Cerruti testimoniano la stima e la benevolenza che legava Cerruti a Rol: la tela Mattino d’autunno (1884 c.) del pittore torinese Vittorio Avondo; Il porto di Genova (1886), opera di un altro torinese, Enrico Reycend; una scrivania a ribalta della fine degli anni settanta del XVIII secolo attribuita a Giovanni Galletti e, infine, una coppia tardo settecentesca di tavoli da muro, probabilmente romani, che, secondo la tradizione, furono donati da Umberto II di Savoia a Rol stesso.

Ora parte di questa raccolta è esposta nel museo dedicato alla Collezione Cerruti, aperto al pubblico nel maggio 2019 e posizionato a pochi metri dal Castello, che ne gestisce le attività. A impressionare è l’eterogeneità delle opere che contiene: quasi trecento opere di pittura e scultura, tappeti preziosi, libri antichi, legature di pregio e mobili di celebri ebanisti che spaziano dal medioevo al contemporaneo.

Informazioni

Tra il visibile e il non visibile.
Gustavo Rol e Francesco Federico Cerruti

Giovedì 19 settembre, ore 18.00 – 19.00*
Teatro del Castello di Rivoli

Intervengono:
Giuditta Miscioscia
, amica prediletta ed erede spirituale di Gustavo Rol
Annalisa Polesello Ferrari, assistente di Francesco Federico Cerruti e Vice-Presidente della Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte
Alessia M. S. Giorda, Responsabile della Valorizzazione della Residenza Sabauda e del Patrimonio Storico del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

Moderano:
Maurizio Francesconi e Alessandro Martini
, Corriere della Sera, Torino

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