Gustavo Rol e Francesco Federico Cerruti furono l’uno sensitivo e l’altro ragioniere, ma entrambi grandi collezionisti d’arte. Una passione comune che La Fondazione Cerruti e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea raccontano giovedì 19 settembre alle ore 18.00 nell’incontro Tra il visibile e il non visibile. Gustavo Rol e Francesco Federico Cerruti, al Teatro del Castello di Rivoli.
Un ragioniere e un sensitivo: esistono tipi d’uomo più distanti? All’apparenza sarebbe difficile trovare una coppia sulla carta meno assortita. Invece Gustavo Rol (Torino, 1903 – 1994) e Francesco Federico Cerruti hanno condiviso un’amicizia lunga e sincera. A unirli la comune passione per l’arte, che ha portato i due a scambiarsi idee e opere, consigli e riflessioni.
Cerruti e Rol si incontrano negli anni Settanta grazie a un comune amico, lo storico dell’arte Angelo Dragone, e il loro legame si protrae per circa vent’anni, fino alla morte del sensitivo, avvenuta nel 1994. Quando Cerruti, che era anche pittore varcò per la prima volta la soglia di casa Rol rimase stupito dal gusto raffinato che ne connotava l’interno e dalla presenza di straordinarie opere d’arte. Nel corso degli anni, mentre la familiarità tra i due cresceva, anche le loro collezioni iniziarono a essere più permeabili, con alcune opere che dalla raccolta di Rol prendevano la strada di quella Cerruti e viceversa.
Per esempio, due allegorie di Pompeo Batoni (Allegoria della Pittura, Scultura e Architettura, 1740, e Apollo, la Musica e la Geometria, 1741), sono state cedute al ragioniere da Rol, che pur se ne separò con grande ritrosia e dispiacere, alla fine Rol ha acconsentito a cedere al ragioniere. Altre opere ora nella Collezione Cerruti testimoniano la stima e la benevolenza che legava Cerruti a Rol: la tela Mattino d’autunno (1884 c.) del pittore torinese Vittorio Avondo; Il porto di Genova (1886), opera di un altro torinese, Enrico Reycend; una scrivania a ribalta della fine degli anni settanta del XVIII secolo attribuita a Giovanni Galletti e, infine, una coppia tardo settecentesca di tavoli da muro, probabilmente romani, che, secondo la tradizione, furono donati da Umberto II di Savoia a Rol stesso.
Ora parte di questa raccolta è esposta nel museo dedicato alla Collezione Cerruti, aperto al pubblico nel maggio 2019 e posizionato a pochi metri dal Castello, che ne gestisce le attività. A impressionare è l’eterogeneità delle opere che contiene: quasi trecento opere di pittura e scultura, tappeti preziosi, libri antichi, legature di pregio e mobili di celebri ebanisti che spaziano dal medioevo al contemporaneo.
Informazioni
Tra il visibile e il non visibile.
Gustavo Rol e Francesco Federico Cerruti
Giovedì 19 settembre, ore 18.00 – 19.00*
Teatro del Castello di Rivoli
Intervengono:
Giuditta Miscioscia, amica prediletta ed erede spirituale di Gustavo Rol
Annalisa Polesello Ferrari, assistente di Francesco Federico Cerruti e Vice-Presidente della Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte
Alessia M. S. Giorda, Responsabile della Valorizzazione della Residenza Sabauda e del Patrimonio Storico del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Moderano:
Maurizio Francesconi e Alessandro Martini, Corriere della Sera, Torino