Venezia, lo sappiamo tutti, è un miracolo fluttuante: una città nata dall’acqua, cresciuta con il vetro e che ora, dal 14 al 22 settembre, torna a celebrare questa sua essenza fragile e potente con l’ottava edizione di The Venice Glass Week. Non si tratta solo di una settimana dedicata all’arte vetraria; siamo davanti a un movimento, a un atto di ribellione e rinnovamento che non si limita a preservare la tradizione, ma la catapulta nel presente e nel futuro con un impeto visionario.
Sotto il tema #AWorldofGlass, questa edizione coinvolge oltre 230 partecipanti provenienti da 45 paesi, che portano a Venezia più di 260 eventi distribuiti tra la città stessa, Murano e Mestre. È un momento in cui il vetro diventa linguaggio universale, sfida artistica e, allo stesso tempo, simbolo della condizione umana. Venezia diventa uno spazio aperto, un laboratorio, una fucina dove passato e possibilità si incontrano e si scontrano. È qui che il vetro, più che mai, riflette la fragilità e la resistenza del nostro mondo.
Il vetro di Murano non è solo un materiale; è un simbolo culturale, un’icona che ha attraversato secoli. A The Venice Glass Week, però, non viene trattato come una reliquia. Qui il vetro diventa un manifesto di contemporaneità. Il vetro si sporca, si piega, si spezza e si reinventa. Eventi come il Glass Bateo, un vaporetto ACTV riallestito come galleria d’arte galleggiante, rappresentano esattamente questo: un atto di riappropriazione dello spazio e della narrazione. Per tutta la durata del festival, il Glass Bateo navigherà tra i canali di Venezia, ospitando una mostra di oltre 50 opere realizzate da 17 aziende con il marchio Vetro Artistico ® Murano. È il vetro che viaggia, che incontra il pubblico nei luoghi più impensati, che parla di storia, presente e futuro.
E non è tutto. Con il programma The Venice Glass Week Tours by Select, in collaborazione con Homo Faber, il vetro viene portato direttamente nel cuore pulsante delle sue origini: le fornaci di Murano. Visite guidate gratuite con aperitivo nelle storiche fornaci – da NasonMoretti alla fornace Mian, da Seguso Vetri d’Arte alla fornace di Simone Cenedese – trasformano la tradizione in un’esperienza sensoriale totale. Si sente il calore dei forni, si vedono i maestri al lavoro, si assapora il vetro mentre prende forma.
The Venice Glass Week non si limita a guardare indietro, verso le glorie del passato. Ha lo sguardo fisso sul futuro: le mostre The Venice Glass Week HUB e HUB Under35 sono esempi di come questa città non solo ospiti, ma incoraggi, la sperimentazione. Da una parte, troviamo 25 artisti affermati da tutto il mondo che espongono opere audaci e innovative nelle sale di Palazzo Loredan. Dall’altra, l’HUB Under35 offre spazio a 18 giovani artisti e designer under 35, con opere che sfidano le convenzioni del vetro, spezzando le regole e cercando nuovi modi di comunicare attraverso questa materia millenaria. È come vedere il vetro rompere i suoi stessi confini, giocare con le sue possibilità infinite e lanciarsi verso nuove direzioni.
Queste mostre non sono solo esposizioni, ma atti di fede nel potere della creatività e della rigenerazione. Perché il vetro, alla fine, è questo: una cosa che si spezza, ma che può sempre essere rimodellata, fusa, ricreata. E Venezia, con le sue calli e i suoi canali, si trasforma in un epicentro di questa rinascita creativa.
Dietro tutto questo fermento c’è anche una spinta politica e culturale ben precisa. «Abbiamo investito per preservare questa tradizione unica, che è un simbolo del nostro territorio e della nostra identità culturale», dichiara Roberto Marcato, Assessore allo sviluppo economico e energia della Regione del Veneto. Ma attenzione: non si tratta solo di conservare una pratica antica. C’è una consapevolezza profonda che il vetro di Murano è qualcosa di più di un souvenir turistico. È un linguaggio artistico e artigianale che deve essere protetto come una specie in via di estinzione, ma che ha anche il potere di adattarsi e trasformarsi per rispondere ai bisogni di oggi.
Questo si riflette anche nella creazione del marchio collettivo Vetro Artistico® Murano e nel riconoscimento del titolo di “Maestro Artigiano”, istituito per garantire un ricambio generazionale in un’arte che rischia di essere soffocata dai costi di produzione e dall’economia globale. Venezia non può permettersi di perdere questa voce, questo linguaggio di sabbia, fuoco e mani che modellano.
The Venice Glass Week 2024 non è solo una celebrazione di ciò che è stato, ma una dichiarazione di ciò che può essere. È il vetro che si fa movimento, che riflette i nostri tempi incerti e fragili, ma anche la nostra capacità di resistere e reinventarci. È una settimana che ci costringe a guardare oltre l’apparenza trasparente del vetro e a scoprire tutto ciò che questa sostanza, così antica e così attuale, può dirci sul mondo e su noi stessi.
Ecco perché, a Venezia, il vetro non è mai solo vetro. È storia, è arte, è protesta, è possibilità. È un invito a rompere gli schemi, a vedere attraverso le sue superfici scintillanti e a immaginare un mondo che potrebbe essere, se solo avessimo il coraggio di guardare attraverso la lente giusta.