Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato inaugura Satura, una mostra personale dedicata a Louis Fratino, artista che rapidamente ha conquistato la scena internazionale con la sua vibrante estetica queer. A cura di Stefano Collicelli Cagol, l’esposizione rappresenta non solo un nuovo capitolo nella carriera di Fratino, ma anche un dialogo profondo tra la tradizione italiana e la sensibilità contemporanea dell’artista.
Fratino, nato nel 1993 e cresciuto ad Annapolis, ora vive a Brooklyn. Riesce a fondere il suo mondo interiore con il ricco patrimonio artistico italiano, richiamando la costa tirrenica e maestri del Novecento come Filippo De Pisis e Mario Mafai. La sua rappresentazione del corpo e dell’intimità sfida i canoni della pittura classica, trasformando ogni quadro in un viaggio nell’interiorità del soggetto, in un’esplosione di colore e desiderio.
Entrando nelle sale del Centro Pecci, si possono ammirare oltre sessanta opere, tra dipinti, sculture, disegni e litografie, in un percorso che invita a riflettere sulla bellezza. Il titolo Satura, preso dalla dizione latina Satura Lanx, è particolarmente appropriato: la mostra offre un banchetto visivo che riempie senza stancare. Fratino non risparmia nulla; i suoi colori, densi e materici, evocano un erotismo sottile, dove desiderio e tenerezza si intrecciano.
Tra le opere esposte, dodici nuovi dipinti risaltano per i loro momenti intimi e domestici, sospesi tra l’erotico e il familiare. Il nudo diventa un tema ricorrente, ma sempre carico di significati affettivi. La sua pittura non si limita a rappresentare corpi, ma diventa un veicolo di un discorso più ampio sulla rappresentazione queer e sull’identità.
I disegni, le litografie e gli album di schizzi offrono uno sguardo sul processo creativo dell’artista. Ogni linea tracciata è un’esplorazione della forma, testimoniando la sua ricerca costante di raccontare bellezza, intimità e desiderio. Fratino si riflette nell’Italia e viceversa; dalle poesie di Sandro Penna e Patrizia Cavalli ai paesaggi italiani, costruisce ponti tra tempi e luoghi lontani. In queste opere si percepisce una malinconia delicata che va oltre il mero piacere visivo. La luce mediterranea diventa uno strumento per esplorare i legami tra passato e presente, tra i paesaggi interiori dell’artista e quelli reali che ha incontrato.
Satura è un’occasione per scoprire l’opera di un artista emergente e una finestra sulla contemporaneità, dove le questioni identitarie e affettive vengono trattate con delicatezza e profondità. Fratino affronta temi di grande rilevanza per la pittura, dando nuova vita a rappresentazioni storiche. Il Centro Pecci ha centrato l’obiettivo riportando in Toscana un artista che, pur avendo radici lontane, ha trovato qui una casa e una fonte d’ispirazione.
Una mostra tra colori e corpi, desideri e memorie, Satura è una celebrazione dell’arte nella sua forma più pura: un’esplosione sensoriale, un banchetto indimenticabile.