650 mila euro il fatturato complessivo dell’asta di Libri antichi e d’artista, che il 24 e 25 settembre 2024 a Milano ha aperto il secondo semestre d’incanti de Il Ponte.
A distinguersi particolarmente è il capolavoro di Sir William Hamilton, venduto per 81.9 mila euro, un’opera monumentale di geofisica e vulcanologia realizzata nel 1779 in tre volumi con Pietro Fabris, impreziosita da 59 tavole che immortalano l’attività vulcanica di Napoli e Sicilia. Altrettando prezioso, anche se l’aggiudicazione si è fermata a 25.2 mila euro, il volume d’alpinismo d’epoca di Désiré-Raoul Rochette, Voyage pittoresque dans la Vallée de Chamonix et autour de Mont Blanc, presentato nella prima edizione del 1826 e illustrato da tavole davvero evocative.
Stesso risultato per la collezione di oltre 14.000 ex libris, realizzati tra il XVII e il XX secolo, originariamente utilizzati per contrassegnare i libri e ora considerati oggetti d’arte. Da segnalare altri due lotti che, coincidenza, hanno portato lo stesso guadagno per la maison. Il “De architectura libri dece” di Vitruvio, stampato nel 1521 e una copia della celebre opera di Johannes Hevelius, dedicata alle comete e pubblicata nel 1668.
Ottimi risultati per i Libri d’artista, che confermano la crescita di interesse da parte dei collezionisti, sempre più interessati al genere. Tra questi Quatre histoires de blanc et noir di Frantisek Kupka, pubblicato a Parigi nel 1926 e venduto per 21.4 mila euro. E, infine, un esemplare in perfette condizioni, numerato 190/200, del Poèmes di Marc Chagall (venduto per 17.6 mila euro), risalente al 1968 e corredato da 24 tavole illustrate.