Le Antisale dei Baroni al Maschio Angioino di Napoli aprono le porte a due mostre: Tonel. La historia en paños rojos e Videoarte cubana tra evasione e introspezione. Entrambe a cura di Giacomo Zaza, le due mostre fanno parte del progetto CUBA PERFORMATIVA e saranno visitabili dal 31 ottobre al 20 dicembre 2024.
La prima mostra personale di Tonel a Napoli, La historia en paños rojos, presenta un importante nucleo di opere inerenti agli ultimi vent’anni del lavoro dell’artista e mette in luce la sua singolare visione nei confronti dell’essere umano, della società e delle sue interconnessioni. Tonel invita gli spettatori a considerare altri possibili scenari storici al di là di quelli conosciuti e accettati, attraverso una lenta e attenta esplorazione di un universo fantasioso, ricco di temi e motivi narrativi, ricordando però, a lettere cubitali, che El tiempo no es dinero. e che dunque bisogna uscire dalla “colonizzazione” della vita da parte delle logiche dell’economia.
Scrive nel suo testo il curatore Giacomo Zaza: “l’articolata produzione di Tonel, presentata per la prima volta a Napoli, porta con sé molteplici questioni: i temi dell’individuo e della comunità, l’economia globale e il neoliberismo durante le crisi finanziarie e i capricci dei mercati azionari, il legame tra progresso scientifico e progresso etico, la formazione degli “imperialismi” e delle coalizioni geopolitiche“.
Tonel conduce un viaggio intermediale (disegni, libri d’artista, installazioni con tondini di ferro, assemblaggi oggettuali, sculture di legno), che produce deviazioni simboliche, scenari ludici, parodistici, ma anche incessanti associazioni poetiche polisemiche.
La seconda mostra in arrivo, Videoarte cubana tra evasione e introspezione, accende i riflettori su alcune esperienze di sperimentazione video da Cuba. Dodici artisti contemporanei, attivi dagli anni Ottanta e Novanta (Juan Carlos Alom, María Magdalena Campos-Pons, Luis Gómez Armenteros, Tony Labat, Ernesto Leal, Sandra Ramos, Lázaro Saavedra) all’ultimo trentennio (Liudmila & Nelson, Javier Castro, Susana Pilar Delahante Matienzo, Glenda León, Grethell Rasúa), affermano lo sguardo della pratica video cubana. Dai registri immaginari e fantasiosi, ai contesti urbani (le strade dell’Avana), fino ai comportamenti e alle abitudini, alle vicissitudini e ai desideri che legano l’individuo al gruppo.
“La pratica video cubana porta con sé un’incredibile spinta performativa. Gli artisti scelti per Napoli si muovono tra valori fondativi dell’esperienza (la solidarietà, la libertà dell’individuo) e la ricerca di una dimensione poetica, uno spazio sensibile, un “mondo magico”. Esplicitano sia visioni non convenzionali – discostandosi o avvicinandosi a implicazioni politiche – sia un racconto metaforico che intende aggiungere discorsi differenti rispetto all’ordine stabilito. L’intento è di sfuggire agli stereotipi per definire un laboratorio visivo pensante.” sottolinea Zaza
La mostra a Napoli rappresenta un’importante opportunità per conoscere alcuni temi che caratterizzano del mondo cubano, la sua insularità, e le ricerche fuori dall’isola. Attraverso il video, infatti, gli artisti cubani prendono in esame numerose questioni: libertà di pensiero e differenze di classe, potenzialità femminili e il sincretismo quale luogo di mutazioni culturali.
Informazioni utili
Cuba Performativa
Tonel. La historia en paños rojos
Videoarte cubana tra evasione e introspezione
A cura di Giacomo Zaza
Opening 31 ottobre 2024 h. 18:00
31 ottobre-20 dicembre 2024
Inaugurazione a ingresso gratuito
Maschio Angioino, Via Vittorio Emanuele III, 80133 Napoli
lunedì – sabato 10:00-13:00 / 14:00-17:00
T. 081 795 7722