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Un caffè parigino nel centro di Londra. Moretti celebra i grandi maestri della Belle Époque

Toulouse-Lautrec, Danza serpentina Toulouse-Lautrec, Danza serpentina
Kees Van Dongen, Modjesko Soprano Singer, 1907
Kees Van Dongen, Modjesko Soprano Singer, 1907

Durante l’attesissima settimana di Frieze (9-13 ottobre), mentre Londra era in fermento e subbuglio, avvolta da un clima frizzante ed eclettico, a portarci in un’altra dimensione ci ha pensato Ward Moretti con la mostra Grand Spectacle! Entertainment in Belle Époque Paris. Nel cuore di St James al numero 12 di Duke street nella sede aperta nel luglio 2022, tra coppe di champagne e una ballerina che si calava dal soffitto, siamo stati catapultati nella Belle Époque parigina ad ammirare le opere dei grandi maestri.

La Belle Epoque è un periodo storico che si è sviluppato tra la fine del XIX e il principio del XX secolo (1871-1914), in Francia, e specialmente a Parigi, caratterizzato da notevole prosperità economica e da una vita spensierata e gaia. Fu un periodo ottimista e fertile per le arti, con il settore che vide il fiorire dei teatri, dei cabaret, dei saloni, dei music hall e dei circhi della capitale francese, che attirava e ammaliava gli abitanti e i visitatori di ogni strato sociale. La Ville Lumière offriva una fonte apparentemente infinita di ispirazione e divenne un centro globale per le arti e l’intrattenimento. Un’età dell’oro della cultura francese, catturata dai più grandi artisti del periodo, attratti dall’atmosfera vibrante e innovativa, che diedero vita a diversi movimenti artistici come postimpressionismo, orfismo, fauvismo e cubismo, e molti altri.

Fino al 9 novembre, da Ward Moretti, le opere di artisti del calibro di Toulouse-Lautrec, Picasso e Van Dongen, offrono uno scorcio degli spettacoli fugaci e accattivanti della città in quel periodo, con dipinti, sculture e opere su carta che ritraggono soprani, ballerine e coreografi che hanno incantato con la loro arte le notti parigine dell’epoca.

Toulouse-Lautrec, Danza serpentina
Toulouse-Lautrec, Danza serpentina

Catturano l’attenzione, in particolare, l’acquerello di Picasso Femme au Châle Rouge (Suzanne Bloch), 1904, una penna e inchiostro con acquerello su carta in cui è rappresentata una figura di donna avvolta in un mantello rosso; la ballerina e coreografa moderna americana Loie Fuller, immortalata nella sua famosa Danza serpentina, di Toulouse-Lautrec (c. 1892), che sembra fluttuare nell’aria e che lascia il fruitore incantato nel poter cogliere l’idea di movimento. Di forte impatto anche il soprano cinese di Kees Van Dongen, Modjesko Soprano Singer, 1907, un olio su carta con riflessi a guazzo applicati su tela.

Troviamo anche l’artista Louis-Albert Besnard, che dipinse la leggendaria Sarah Bernhardt nel ruolo principale della commedia romantica Lorenzaccio (c. 1836), e Louis Welden Hawkins che raffigurò l’attrice francese Leanne Silvain in un pastello e acquerello informale del 1909.  Presenti anche diverse opere di Degas, di cui tutti ricordiamo le ballerine, con l’opera Milles Bècat  aux Ambassadeurs (Cafè Concert), c.1877-1879. Per le sculture troviamo Paul Troubetkzoy con le opere Danseuse (Countess Tamara de Svirsky) 1910, e La Argentina (Spanish Dancer), 1910-1911.

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