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Lucio Fontana. La Germania gli dedica una monografica a trent’anni dall’ultima volta

Lothar Wolleh_Lucio Fontana nello studio_1965© Fondazione Lucio Fontana Milano by SIAE_GEMA 2024_VGBild Kunst Bonn 2024© Lothar Wolleh Estate
Lothar Wolleh_Lucio Fontana nello studio_1965© Fondazione Lucio Fontana Milano by SIAE_GEMA 2024_VGBild Kunst Bonn 2024© Lothar Wolleh Estate
Il Von der Heydt-Museum di Wuppertal presenta dal 5 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025 la mostra Lucio Fontana: Erwartung (Attesa), a cura di Roland Mönig e Beate Eickhoff in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana.

Dopo trent’anni dall’ultima monografica tedesca, Lucio Fontana torna idealmente in Germania con una mostra che diverge dalla solita rassegna sul maestro dello spazialismo. Non è Berlino e nemmeno Monaco, la sede dell’esposizione è infatti Wuppertal, nella regione di Düsseldorf, dove si è concentrato un intenso collezionismo dedicato all’artista, oltre che fulcro di molti giovani autori che negli anni Sessanta presero ispirazione da Fontana.

ll Von der Heydt-Museum di Wuppertal espone così un centinaio di opere provenienti dalla Fondazione Lucio Fontana e da collezioni pubbliche e private, che offrono una panoramica del lavoro sperimentale dell’artista con particolare attenzione all’attività condotta dagli anni Quaranta in poi e alle sue influenze.  In mostra, dunque, un ampio range della sua creazione artistica: dalle opere figurative a quelle concettuali, dalle sculture in ceramica alle installazioni spaziali qui rappresentate emblematicamente dalla ricostruzione di uno dei suoi ambienti, ancora poco conosciuti nonostante il loro ruolo significativo nel suo pensiero.

Una particolare attenzione, nello specifico, viene riservata al ciclo delle Attese. Per intenderci: il classico taglio, o tagli, impressi nella tela come una ferita, un varco che irrompe in una nuova dimensione, oltre che diventare un segno autoriale riconoscibile della produzione di Fontana.

Inoltre, in linea con il desiderio di sottolineare le influenze esercitate dall’arte di Fontana, una sezione della mostra è dedicata al suo rapporto con una generazione più giovane di artisti internazionali che ha condiviso le sue idee e la sua visione di  futuro: Piero Manzoni, Yves Klein e, per la Renania, artisti del gruppo ZERO come Heinz Mack, Otto Piene e Günther Uecker. Infine, una serie di ritratti iconici e un multiplo d’artista inclusi nel progetto espositivo sono inoltre la testimonianza dell‘amicizia di Fontana con il  fotografo di Düsseldorf Lothar Wolleh.

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