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Libri d’arte per Natale, da Monet (in formato extra) a Frida Kahlo

Libri d’arte per Natale

Libri d’arte per NataleLibri d’arte per Natale: da Van Gogh a Monet (in formato extra), da Frida Kahlo alle donne della storia dell’arte, dal teatro di Luciano Baldessari agli artisti italiani in Russia. I regali da comprare in libreria per gli appassionati d’arte

>> Van Gogh e Monet: l’arte + grande di Anne Sefrioui
Per chi cerca un regalo natalizio che unisca estetica e contenuto, la nuova collana L’arte + grande offre un’interessante proposta. La serie presenta opere dedicate ai grandi nomi della storia dell’arte, impreziosite da riproduzioni di qualità e inserti pieghevoli che permettono di osservare anche i dettagli più minuti. I volumi su Van Gogh e Claude Monet si distinguono per l’approccio visivo e descrittivo alle opere dei due amatissimi pittori. Attraverso le sue pennellate rapide e frammentate, Monet ha saputo cogliere la luce e le sue trasformazioni, restituendo scorci di paesaggi che spaziano dai litorali normanni ai giardini di Giverny. Le serie dedicate ai covoni, alla Cattedrale di Rouen e alle ninfee mostrano un’evoluzione che, pur partendo dalla rappresentazione della natura, sfiora l’astrazione. Dipingere per significava immergersi nel mondo, accettando di non ritrovarsi mai più: «Quando si dipinge – scrive al fratello Theo – si corre il rischio di sprofondare. Essere un pittore è come essere una sentinella smarrita», per raccontare il suo percorso artistico bisogna ricostruire la storia di questo smarrimento. «Che cos’è il disegno? È l’atto di aprirsi un varco in un muro di ferro invisibile, che sembra frapporsi tra ciò che sentiamo e ciò che possiamo fare», scrive il pittore in un’altra occasione.
Questi volumi rappresentano un’occasione nuova per esplorare il lavoro di due artisti che hanno impresso una svolta fondamentale alla pittura moderna, anticipando sensibilità e tematiche che avrebbero influenzato le generazioni successive. Oltre alle decine di riproduzioni, diverse delle quali di formato extra, da aprire e studiare nel dettaglio, questi volumi sono arricchiti dalla ricostruzione della carriera dei due artisti, dalla loro biografie artistiche, attraverso testi che si configurano come una mappa per orientarsi all’interno del loro mondo fatto di immagini e visioni, tra esotismi, sentimenti moderni, nottate mistiche e allucinate, sempre nel segno del potere del colore. Per chi desidera avvicinarsi all’arte con uno sguardo approfondito. (L’Ippocampo)

Libri d’arte per Natale

>> L’altra storia dell’arte di Flavio Caroli
La storia dell’arte che conosciamo è spesso narrata attraverso le voci dei “vincitori”, quegli artisti che, grazie a contesti favorevoli o riconoscimenti immediati, sono riusciti a imporre il loro linguaggio e la loro visione. Ma cosa succede se spostiamo il nostro sguardo verso quelli che, pur restando ai margini, hanno influenzato profondamente il corso della storia? In L’altra storia dell’arte. I vinti vincitori, Flavio Caroli esplora questa prospettiva alternativa, portando alla luce figure e luoghi che, sebbene poco celebrati, hanno lasciato nella storia dell’arte un segno indelebile. Dalle opere di Lorenzo Lotto (il vinto vincitore per eccellenza, il padre della psicologia moderna in pittura) e Filippo de Pisis, incompresi dai contemporanei, alle città come Mantova rinascimentale o la Milano ottocentesca, oscurate da centri artistici più celebri, il libro invita a considerare quanto le idee dei cosiddetti “vinti” abbiano contribuito a plasmare l’evoluzione artistica. Una “nuova” storia dell’arte che si spinge anche in Boemia, in Ungheria e in Russia, dove gli artisti italiani hanno messo il loro zampino (Domenico Trezzini, Bartolomeo Restrelli, Carlo Rossi…). Attraverso un racconto che mesce storia, critica e passione per l’arte meno nota, lo studioso rivela come la creatività emarginata sia stata spesso in grado di guardare al futuro, nutrendo la disciplina e arricchendola di sfumature meritevoli della nostra attenzione. Il volume si presenta non solo come un viaggio nel tempo, ma anche come un invito a riconsiderare la nostra idea di successo artistico, rivalutando opere e figure che, pur lontane dai riflettori, conservano un’importanza sorprendente: «Ciò che intendo dire è che la Storia dell’arte (mi limito a quella), come disciplina finalizzata alla trasmissione di una potenziale verità, dovrà cambiare il proprio metodo di lavoro. La prima cosa da valutare dovrà essere la produzione di idee in grado di orientare il futuro, dovuta sia a vinti che a vincitori», scrive Caroli nell’introduzione. Per chi vuole andare oltre ai canoni della tradizione. (Rizzoli)

Libri d’arte per Natale

>> Ciò che una donna può fare di Chiara Montani)
La storia dell’arte italiana è stata raccontata per secoli quasi esclusivamente attraverso le voci e le opere degli uomini. Ma cosa succede se puntiamo il nostro sguardo altrove? Nel suo nuovo libro, Ciò che una donna può fare, Chiara Montani porta alla luce il contributo fondamentale delle pittrici italiane, restituendo loro il posto che meritano nel grande racconto dell’arte. L’autrice ripercorre qui le grandi correnti artistiche principali – dal Rinascimento al Futurismo – concentrandosi esclusivamente sulle opere e sulle vite di artiste spesso trascurate o poco studiare. La narrazione ci conduce attraverso epoche e stili diversi, con figure come Properzia de’ Rossi, pioniera della scultura cinquecentesca, e Artemisia Gentileschi, un nome che ha saputo resistere al silenzio imposto dalla critica tradizionale. Attraverso la sua penna, emergono anche altre protagoniste meno note, come le sofisticate pittrici settecentesche o le visionarie avanguardiste del Novecento, tra cui Leonor Fini. Con una scrittura che intreccia biografia, analisi artistica e contesto storico, il volume dimostra come queste donne non fossero semplicemente figure marginali o eccentriche, ma artiste complete, in grado di influenzare l’evoluzione dell’arte italiana. Le loro opere non solo raccontano una parte essenziale della nostra cultura, ma offrono anche una nuova chiave di lettura per reinterpretare l’arte stessa: un invito a riconsiderare il nostro rapporto con l’arte. Per chi vuole scoprire volti e storie finora rimasti nell’ombra. (Utet)

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>> Frida. Donna, artista, icona di Chiara Pasqualetti Johnson
Per chi desidera esplorare l’anima di una delle figure più iconiche del Novecento, il volume di Chiara Pasqualetti Johnson su Frida Kahlo offre uno sguardo nuovo e profondo sulla vita e l’opera dei Frida Kahlo. Più che un semplice racconto biografico, il libro invita a scoprire la persona dietro il mito, tra luci e ombre, ribellioni e contraddizioni. Con un formato ampio e riccamente illustrato, il libro attraversa le tappe fondamentali dell’esistenza di Frida: dall’infanzia segnata da difficoltà fisiche agli amori intensi e tumultuosi, dai legami con intellettuali e artisti del suo tempo alla trasformazione della sua immagine in simbolo. Le pagine ricostruiscono episodi noti, come il matrimonio con Diego Rivera e la vita nella Casa Azul, ma anche dettagli più intimi e meno celebrati, arricchiti da fotografie storiche e ritratti realizzati da amici e collaboratori. Pagina dopo pagina emerge il messaggio universale di Frida è stata investita: l’idea che l’identità non sia un tratto fisso, ma qualcosa che si può modellare e ridefinire, sfidando convenzioni e stereotipi. Le sue scelte di stile, il modo in cui ha saputo valorizzare anche le imperfezioni, e la sua capacità di tradurre dolore e fragilità in arte la rendono una figura ancora oggi profondamente attuale. L’autrice esplora anche il contesto storico e culturale in cui l’artista ha vissuto: un Messico rivoluzionario e ricco di fermenti sociali e artistici, intrecciato con le sue vicende personali, e lo fa attraverso un racconto che restituisce la complessità di una donna che non si è mai lasciata definire da schemi preesistenti. Per chi vuole andare oltre l’immagine. (White Star)

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>> I disegni di Luciano Baldessari per il “Giuliano” di Riccardo Zandonai
In occasione della mostra Il teatro aureo. I disegni di Luciano Baldessari per il Giuliano di Riccardo Zandonai (dal 17 dicembre negli spazi del Teatro Zandonai e nel foyer dell’Archivio del ’900 del Mart), è stato pubblicato anche un catalogo che esplora in profondità il contributo artistico di Baldessari e il contesto culturale che ne ha influenzato la produzione. Il volume si configura come un indispensabile strumento di studio e riflessione, arricchito da un’ampia selezione di disegni e documenti provenienti dagli archivi del Mart, della Fondazione C.A.S.V.A. e del Museo Teatrale alla Scala. L’opera analizza i bozzetti di Baldessari, nei quali si intrecciano le influenze del Bauhaus, le suggestioni del teatro espressionista e una ricerca stilistica che richiama il Medioevo fiabesco, con uno sguardo allo stile di Pisanello e Gentile da Fabriano. Attraverso i testi di studiosi come Anna Chiara Cimoli, Patrizia Regorda, Irene Comisso e Cesare Cunaccia, il catalogo offre una lettura multidisciplinare e approfondita, che colloca i disegni nel più ampio panorama della scenografia italiana e della storia del teatro musicale. Non si limita a raccontare la collaborazione tra Baldessari e Zandonai, ma esplora le tensioni culturali, artistiche e personali che hanno animato la realizzazione dell’opera Giuliano. Particolare attenzione è riservata alle dinamiche creative che hanno reso unico il lavoro di Baldessari: il catalogo ripercorre il suo dialogo con la luce e l’ombra, la sua attenzione al movimento e al cromatismo e il suo approccio al teatro come avventura umana e artistica. Nel volume, inoltre, è presentata una ricca documentazione archivistica che contestualizza l’opera: dai carteggi personali tra Zandonai e Baldessari ai materiali di Casa Ricordi, fino alle testimonianze sui complessi passaggi produttivi che portarono all’allestimento finale. Per chi è alla ricerca di una riflessione sul teatro come spazio di innovazione artistica e culturale. (Nomos)

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