Ora possiamo dirlo. Una rassicurante inerzia ha mosso il mercato dell’arte nell’anno appena concluso. Mai ipotizzati gli slanci dell’indimenticabile 2022, temuta invece un’ulteriore contrazione dopo un 2023 in decrescita. E invece le case d’aste, soprattutto in Italia, sono riuscite a mantenersi sui medesimi livelli dell’anno passato. Che non esaltano, ma almeno rinvigoriscono l’umore di un sistema che necessita di mantenersi entusiasta per funzionare a pieno regime.
Ecco in sintesi il 2024 di Farsettiarte attraverso un commento rilasciato dalla maison.
Fatturato Farsettiarte 2024: 16.600.000 € euro
Il 2024 si è concluso in maniera positiva per Farsettiarte, con un’alta percentuale di venduto e una vivace partecipazione da parte di collezionisti italiani e internazionali, nuovi e fidelizzati. I risultati ottenuti hanno confermato una solida stabilità, frutto di diversi fattori, tra cui una costante domanda verso l’arte italiana. Farsettiarte si conferma, quindi, come punto di riferimento nel panorama delle case d’asta italiane, in particolare per l’Arte moderna e contemporanea, grazie a oltre 60 anni di esperienza e all’alta qualità degli artisti trattati e delle opere proposte in asta. Se, da un lato, i primi anni post pandemia hanno visto una rapida espansione del mercato a livello europeo e globale, dall’altro, dalla seconda metà del 2023 si è registrato un lieve rallentamento. Le incertezze politiche ed economiche hanno comunque contribuito a mantenere l’arte come un “bene rifugio”, con una continua attenzione verso artisti storicizzati e affermati. Il 2024 può essere considerato come un anno di ripresa in cui le aste hanno comunque confermato una solida stabilità del settore.
Un aspetto importante da sottolineare è l’aumento delle vendite online, che ha permesso di ampliare il nostro calendario e diversificare ulteriormente le proposte. Tuttavia, le aste tradizionali in presenza, arricchite dai cataloghi cartacei, restano un punto fermo, molto apprezzato dai nostri collezionisti. Inoltre, nonostante le norme italiane sulla circolazione delle opere d’arte non favoriscano il collezionismo straniero, si nota un crescente interesse del pubblico internazionale per l’arte italiana. Indubbiamente lo sviluppo di internet ha amplificato la visibilità delle opere proposte, facendo diventare secondario il luogo dove effettivamente l’asta si svolge. Questo facilita l’affidamento anche a case d’asta italiane di opere di artisti internazionali come è avvenuto nel nostro caso con l’opera di Chagall da noi venduta nell’asta di fine novembre.
I tre top price del 2024:
Marc Chagall, L’écuyère à Saint-Paul, 1975 ca., olio su faseite, cm 52,5×68, stimata € 700.000/900.000 e aggiudicata a € 899.950
Gino Severini, I tulipani, 1916, olio su tela, cm 61×50, stimata € 350.000/500.000 e aggiudicata a € 442.050
Mario Sironi, Figura e paesaggio urbano, 1922 ca., tempera su carta applicata su tela, cm 68×56,9, stimata € 80.000/130.000 e aggiudicata a € 156.250
Quali sono le aspettative per il 2025?
Per il prossimo anno continueremo a ricercare l’eccellenza nelle nostre proposte e a presentare artisti storicizzati. I prossimi appuntamenti sono già stati calendarizzati: in primavera si terrà l’asta dedicata all’Arte della Tavola (dal 18 al 25 marzo), per poi proseguire con le nostre aste tradizionali, quelle di Arredi e dipinti antichi e Dipinti e sculture del XIX e XX secolo (11 e 12 aprile); fino ad arrivare alle aste di Arte Contemporanea e Arte Moderna (30 e 31 maggio). Per il prossimo anno non è facile fare delle previsioni, continueremo il nostro lavoro con determinazione per il raggiungimento di risultati sempre migliori.