Milano. Al numero 97 di via Savona, il prossimo 22 gennaio, un nuovo capitolo della vita artistica di Maria Cristina Carlini prende vita con l’apertura ufficiale della sua Fondazione, che sotto la direzione scientifica del critico e storico dell’arte Flaminio Gualdoni, si propone come punto di riferimento per la scultura contemporanea. La fondazione nasce dalla personale esigenza di apertura e condivisione dell’artista stessa, con l’intento di offrire un luogo di incontro per esperti del settore, artisti, studiosi e appassionati al fine di poter scambiare idee, punti di vista e pareri legati alla scultura.
Maria Cristina Carlini ha iniziato il suo percorso artistico negli anni Settanta a Palo Alto, in California, dove, dopo aver completato gli studi umanistici, si è avvicinata alla ceramica. Da allora, la sua ricerca è stata un continuo viaggio tra nuove tecniche e materiali. Tra i più usati dall’artista ci sono il grès, la porcellana, la lamiera, il ferro, l’acciaio corten e il legno di recupero, attraverso i quali ha sviluppato una poetica che trae ispirazione dal legame con la natura e dalla memoria collettiva. Le sue sculture, in particolare quelle di grandi dimensioni, esprimono un equilibrio tra leggerezza e potenza, invitando a riflettere sulla fragilità della natura e sull’importanza di salvaguardarla. Il tema della memoria, che si intreccia con la materia, è una costante nella sua opera, che diventa una traccia di emozioni e sentimenti evocativi di un passato che ci appartiene, ma che è anche proiettato verso il futuro.Nel corso degli anni, le opere di Maria Cristina Carlini hanno varcato i confini nazionali, facendo il giro del mondo con mostre personali e collettive di grande rilevanza. Le sue sculture monumentali sono visibili in diverse città internazionali, dall’Europa agli Stati Uniti, fino alla Cina, lasciando un’impronta duratura nel panorama dell’arte contemporanea
La sede della Fondazione, adiacente allo studio dell’artista e un tempo ospitante uno stabilimento industriale, si trova nel cuore di un quartiere che ha sempre avuto un significato speciale per Carlini. Oggi parte di una zona culturalmente vivace, la Fondazione nasce con l’obiettivo di celebrare e custodire il vasto patrimonio artistico e documentale accumulato in oltre cinquant’anni di carriera, offrendo un punto di riferimento dove la scultura si fonde con la vita urbana. La Fondazione, che si presenta come un ente no-profit, vuole essere un luogo d’incontro, studio e conservazione, a stretto contatto con le istituzioni culturali internazionali. L’obbiettivo è quindi quello di promuovere la scultura contemporanea, creando un ambiente stimolante per studiosi, appassionati, giovani artisti e chiunque sia interessato ad approfondire la propria conoscenza in questo campo.
Lo spazio, concepito come una struttura multifunzionale, permette al visitatore di esplorare le opere di Maria Cristina Carlini, esposte sia all’interno che nel giardino esterno. Con l’apertura della fondazione è stato inoltre creato un ampio programma di eventi, conferenze e mostre temporanee, che favoriscono il dialogo tra l’arte e il pubblico, in linea con la poetica unica dell’artista. Ogni appuntamento è infatti pensato per stimolare riflessioni e discussioni sull’arte contemporanea e per alimentare un’interazione diretta con la scultura. Un aspetto centrale della Fondazione è l’archivio in continuo aggiornamento, che raccoglie l’intera produzione artistica di Maria Cristina Carlini. Cataloghi, documenti, video e testimonianze permettono ai visitatori di immergersi nella sua visione artistica e nel suo mondo creativo. Attraverso questo materiale, gli appassionati possono conoscere meglio il percorso dell’artista e approfondire la sua personalità, che ha sempre integrato la sua arte, rendendo difficile separare l’una dall’altra. Per i visitatori è bene anche ricordare inoltre che a pochi passi dalla Fondazione, è possibile ammirare la scultura monumentale Obelisco, donata da Maria Cristina Carlini alla città nel 2024.
Con l’apertura della Fondazione, Maria Cristina Carlini offre al pubblico un’opportunità unica di avvicinarsi alla sua arte e di partecipare a un dialogo stimolante sull’evoluzione della scultura.