
Colpita da una serie di incendi tra i più devastanti della sua storia e con molte aree della città con gli idranti a secco, a Los Angeles c’è spazio anche per le polemiche che coinvolgono grandi nomi. In questo contesto, i plurimiliardari Lynda e Stewart Resnick, noti collezionisti d’arte e imprenditori, sono finiti al centro di forti accuse per la gestione delle risorse idriche legate alle loro vaste proprietà agricole e ai loro acquiferi privati.
I Resnick sono i proprietari della Wonderful Company, un conglomerato che vale circa 6 miliardi di dollari e include marchi famosi come Wonderful Pistachios, POM Wonderful, Halo Mandarins e l’acqua in bottiglia Fiji. Con oltre 185mila acri di terreno agricolo e un patrimonio complessivo di 13 miliardi di dollari, la coppia è considerata la famiglia agricola più ricca della California.
I Resnick, collezionisti e mecenati
Noti per la loro passione per l’arte, i Resnick sono considerati tra i più importanti collezionisti al mondo. La loro residenza a Beverly Hills è decorata con opere di Picasso, Jean-Honoré Fragonard e François Boucher, rendendola simile a un museo privato. La coppia ha sempre sostenuto le istituzioni artistiche di Los Angeles, donando circa 30 milioni di dollari all’Hammer Museum e quasi 90 milioni di dollari al Los Angeles County Museum of Art (LACMA), secondo quanto riportato dal New York Times nel 2024.
Nonostante i loro contributi filantropici, i Resnick subiscono da tempo critiche riguardanti il loro presunto controllo sull’acqua della California. Negli ultimi giorni, queste accuse si sono intensificate e molti li ritengono responsabili di accumulare risorse idriche vitali, soprattutto in questo periodo di incendi devastanti per Los Angeles.
La Wonderful Company, però, respinge con decisione queste affermazioni. Seth Oster, responsabile degli affari aziendali, ha definito le accuse come “disinformazione priva di fondamento“. Ha inoltre sottolineato come tali critiche siano spesso alimentate da pregiudizi antisemiti, legati al sostegno dei Resnick a Israele nel contesto della guerra in corso a Gaza. Oster ha chiarito che l’acqua gestita attraverso la Kern Water Bank non è destinata alla rete idrica di Los Angeles e non sarebbe stata utilizzata per combattere gli incendi. Questa posizione è stata confermata anche da Jay Lund, vice-direttore del Center for Watershed Sciences dell’Università della California, che ha spiegato come le riserve di Kern siano geograficamente separate dalla città. Resta però una domanda: anche se l’acqua della Kern non fosse destinata a Los Angeles, sarebbe stato possibile intervenire diversamente in una situazione così critica?
Proteste e polemiche sullo sfondo del cambiamento climatico
Con l’aggravarsi degli effetti del cambiamento climatico e il peggioramento della siccità nel sud della California, alcuni attivisti accusano i Resnick di detenere quasi la totalità delle risorse idriche dello stato. Nonostante le polemiche, i Resnick continuano a sostenere che le loro pratiche agricole siano sostenibili e che il loro contributo alla produzione alimentare e alle comunità locali sia essenziale. Il dibattito, tuttavia, rimane aperto, mentre la California affronta una crisi idrica sempre più complessa.