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Estetica del caos. Paolo Consorti in mostra a Torino

Paolo Consorti, Fighters, Gagliardi e Domke, Torino Paolo Consorti, Fighters, Gagliardi e Domke, Torino
Paolo Consorti, Fighters, Gagliardi e Domke, Torino
Paolo Consorti, Fighters, Gagliardi e Domke, Torino

Alla galleria torinese Gagliardi e Domke Consorti presenta grandi dipinti nei quali mixa elaborazione digitale a pittura tradizionale

Oggi si mette in discussione la centralità dell’occidente e ancor più dell’Italia, nel dibattito internazionale relativo all’arte contemporanea; causa, probabilmente, l’indirizzo della critica nostrana ed europea, un “gusto” diffuso percepito nelle fiere come in talune mostre in gallerie pubbliche e private, che ci fa restare ancorati agli epigoni dell’arte povera e del concettuale. Così una virata e, pertanto, una ventata d’aria internazionale – suggerita da una pittura ibrida, gestuale, dal forte impatto cromatico – la percepiamo in Fighters di Paolo Consorti, a cura di Gloria Gradassi, visitabile sino al 14 febbraio nella galleria torinese Gagliardi e Domke.

 

Paolo Consorti, Fighters, Gagliardi e Domke, Torino
Paolo Consorti, Fighters, Gagliardi e Domke, Torino

Consorti, film-maker, performer, artista digitale, è soprattutto pittore; pittore di colore, di atmosfere più che di forme, di un “tempo interiore” più che del fluire ciclico delle vicende. Un artista caleidoscopico e che, in questa nuova serie di grandi dipinti su tela, mixa – come abitudine – elaborazione digitale a pittura tradizionale con una personale visionarietà, con un imprinting che sembra erede degli “inscapes” del cileno Sebastián Matta. Ma che potrebbe allinearsi anche a una più recente maniera, quella asiatica, per cui il digitale è pane quotidiano. Tuttavia Consorti, grazie all’intervento manuale, ridefinisce il senso di valore all’unicità dell’opera .

 

Paolo Consorti, Fighters, Gagliardi e Domke, Torino
Paolo Consorti, Fighters, Gagliardi e Domke, Torino

Sculture antropomorfe

Eppure, nonostante il cromatismo esasperato delle opere di grande formato esposte – cui accompagna, in chiave inedita per lui, sculture antropomorfe e dinamiche in bianco nero, dando concretezza volumetrica ai combattenti del titolo della mostra – e la difficoltà di discernere tra figura e sfondo nei dipinti, in un’estetica del caos per nulla local, Consorti continua a sentirsi un classico italiano “devoto a Piero Della Francesca”, condizione che rispetta quando gestisce lo spazio della tela. Un estremo equilibrio tra gioco e sfida, tra il vomitare colore e ricucire con raziocinio la scena del quadro.

 

Paolo Consorti, Fighters, Gagliardi e Domke, Torino
Paolo Consorti, Fighters, Gagliardi e Domke, Torino

Questo suo metodo conduce il nostro sguardo a una meticolosa ricerca della luce in mezzo al disordine: un puntino nascosto da scoprire, una spiraglio piccolissimo che non è altro che un punto di fuga, “la fuga del fuoco esterno che ti entra violentemente in casa, la fuga dal tuo incendio, quello che ti è dentro e ti brucia ancor di più ed è da li che si intende fuggire“, come racconta in una nostra conversazione; per poi farsi ingoiare dal buio, dal nero estremo, in una lotta senza sosta.

 

Paolo Consorti, Fighters, Gagliardi e Domke, Torino
Paolo Consorti, Fighters, Gagliardi e Domke, Torino

Sono morfologie psichiche che ben si sposano con il procedimento alchemico della sperimentazione di cui Consorti è pioniere sin dalla seconda metà degli anni Novanta, tra i primi in Italia a utilizzare le elaborazioni digitali in pittura come nel video, per dar vita ai suoi tableaux vivants; visioni oniriche e ingannevolmente solari, emotive e concitate, da gustare con gli occhi, prima di tutto: scelte che lo rendono artista indipendente, anticonformista, ostile alle etichette, autore di una riconoscibile mitopoiesi in salsa internazionale.

Paolo Consorti
Fighters
a cura di Gloria Gradassi
Fino al 14 febbraio 2025
dal martedì al venerdì, ORE 15.30 – 19.30
GAGLIARDI E DOMKE
Via Cervino 16 – 10155 Torino
Tel.+39 3355917024 info@gagliardiedomke.com
www.gagliardiedomke.com

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