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Rivive, dopo quarant’anni, l’immenso murale messicano di Philip Guston

Particolare del murale "La lotta contro il terrorismo", 1935 dopo il restauro
Philip Guston, Reuben Kadish e l’amico Jules Langsner davanti al murale, La lotta contro il terrorismo, 1934 c.a
Dopo oltre vent’anni di attesa, il murale messicano di Philip Guston, realizzato con Reuben Kadish e Jules Langsner, è stato presentato al pubblico il 31 gennaio, a seguito di un importante progetto di restauro.

L’opera, intitolata The Struggle Against Terrorism (nota anche come The Struggle Against War and Fascism), fu completata nel 1935 e rimase nascosta dietro una parete finta per circa 40 anni, all’interno del Museo Regional Michoacano Dr. Nicolás León Calderón a Morelia, in Messico. Questo murale di oltre 1.024 metri quadrati, situato su una delle pareti interne del museo, è considerato una delle opere più significative della giovinezza di Guston e Kadish, due artisti che condividevano non solo la passione per l’arte, ma anche un passato familiare segnato dalla fuga dall’antisemitismo in Ucraina e Lituania.

 

La lotta contro il terrorismo prima del restauro avvenuto nel 2022. Vista dal balcone con Sally Radic, direttrice esecutiva della Guston Foundation e Jacopo Garcia Cruz, Istituto per la conservazione dei dipinti murali, Ministero della cultura, Città del Messico, Foto: Thomas Mayer

Il murale affronta tematiche di ingiustizia sociale e violenza politica, con scene drammatiche di tortura e impiccagioni. Alcuni elementi, come le figure del Ku Klux Klan, sono attribuiti direttamente a Guston, il quale avrebbe tratto ispirazione dalla sua esperienza personale: da bambino, trovò infatti il corpo impiccato di suo padre, un evento che lo segnò profondamente e che riaffiorò più volte nella sua produzione artistica.

Negli anni ’40, l’opera venne censurata e coperta dal direttore del museo per timori di distruzione o ritorsioni politiche. Solo nel 1973, grazie a lavori di manutenzione, il murale fu riportato alla luce, sebbene in condizioni precarie a causa dell’umidità. Dopo diversi tentativi falliti di avviare il restauro, il progetto è stato finalmente finanziato dalla Fondazione Guston e dall’Instituto Nacional de Antropología e Historia (INAH) del Messico, con un costo stimato di 1,7 milioni di pesos.

Il murale di Morelia rappresenta un pezzo cruciale della storia dell’arte messicana e internazionale. Guston e Kadish erano stati fortemente influenzati dal muralismo messicano e in particolare da David Alfaro Siqueiros, che aveva conosciuto Kadish a Los Angeles e lo aveva aiutato a ottenere l’incarico per l’opera in Messico.

La lotta contro il terrorismo,1933, Particolare. Vista dopo il restauro.

Oggi, il suo restauro è considerato un’importante riscoperta artistica e politica, come affermato da Musa Mayer, figlia di Philip Guston: “Quando mi sono recata per la prima volta a vedere il murale nel 2006, la sua antica potenza poteva solo essere immaginata. Sono profondamente grata a tutti coloro che hanno lavorato per riportarlo in vita. Il suo messaggio è rilevante oggi come lo era 90 anni fa”. Anche Richard Pitts, membro della Reuben Kadish Art Foundation, ha sottolineato l’importanza del progetto: “Kadish era un artista unico e originale. I suoi murales in Messico e in California sono stati una prima piattaforma di esplorazione… e sono lieto che più persone potranno vederli di persona”

Il 31 gennaio 2025, dopo decenni di oblio e un restauro meticoloso, The Struggle Against Terrorism è stato finalmente svelato al pubblico, restituendo al mondo un capolavoro dimenticato dell’arte murale del XX secolo.

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