
Alla Galleria Nazionale dell’Umbria tanti capolavori per studiare la natura nell’arte nell’ottavo centenario della morte di san Francesco d’Assisi
“La preghiera dl Francesco e le immagini elaborate dai suoi contemporanei avviano un processo del tutto nuovo. Che condurrà alle grandi raffigurazioni botaniche del Rinascimento, passando per gli esperimenti realistici di Giotto”. Con queste parole nel suo testo in catalogo, il direttore Costantino D’Orazio tratteggia il senso profondo della mostra Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell’Arte, tra Beato Angelico, Leonardo e Corot, che si inaugura oggi alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia.

Inserita dalla Santa Sede nel calendario ufficiale del Giubileo 2025, l’esposizione si avvale del sostegno del Comitato per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di san Francesco d’Assisi. Comitato presieduto dal poeta Davide Rondoni, presente all’anteprima e con un saggio nel catalogo. Fulcro del concept è infatti il Cantico delle Creature di San Francesco, tra i primi testi poetici in lingua volgare, ma anche manifestazione di un rapporto rinnovato con la Natura.
Oltre ottanta le opere in mostra, tra dipinti, disegni, incisioni, sculture e volumi a stampa. Opere di alcuni tra gli artisti più celebri della storia dell’arte italiana ed europea. Da Pisanello a Paolo Uccello, Jan van Eyck, Beato Angelico, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci. E ancora Albrecht Dürer, Lorenzo Lotto, Dosso Dossi, Domenichino, Annibale Carracci, Jean-Baptiste Camille Corot. I cui capolavori hanno raccontato nel corso dei secoli l’avvincente rapporto dell’uomo con la Natura. Noi ne anticipiamo un video e una serie di immagini…

