Print Friendly and PDF

Asse USA-Italia: Jannis Kounellis, Maria Lai e Lucio Pozzi in mostra a New York

Lucio Pozzi Lucio Pozzi, Consular Relocations, 2025 Courtesy Magazzino Italian Art, Cold Spring, and the Italian Cultural Institute, New York Photo by Marco Anelli / Tommaso Sacconi
Maria Lai
Maria Lai, Per Ille, 1984
Courtesy Magazzino Italian Art, Cold Spring, and the Italian Cultural Institute, New York
© Archivio Maria Lai, by Siae 2025/Artists Rights Society (ARS)
Photo by Marco Anelli / Tommaso Sacconi
L’inedita mostra “Dialogues Between Italy and America: Jannis Kounellis, Maria Lai e Lucio Pozzi” apre i battenti fino al 13 maggio 2025.

New York. Se l’arte è il linguaggio capace di unire culture, allora la mostra “Dialogues Between Italy and America: Jannis Kounellis, Maria Lai and Lucio Pozzi” è la prova di quanto l’Italia e gli Stati Uniti dialoghino attraverso il tempo e lo spazio. Nel cuore di Manhattan, al numero 686 di Park Avenue, l’Istituto Italiano di Cultura di New York ospita una rassegna che celebra tre dei più grandi artisti italiani contemporanei che vantano legami forti e duraturi con il mondo americano. In collaborazione con Magazzino Italian Art di Cold Spring, New York, la mostra si articola in tre sezioni, ognuna centrata su un’opera inedita a New York.

“Un tragitto che mi conduca a entrare veramente dentro a una sola opera, farebbe di quella visita al museo un’esperienza memorabile”, queste le parole di Umberto Eco-pronunciate nel 2007 per il Guggenheim Museum di Bilbao e approfondito nel suo saggio Il museo del terzo millennio– hanno ispirato la mostra.

Curata da Paola Mura, direttrice artistica di Magazzino, e David Ebony, la mostra si propone come un viaggio sensoriale e visivo, un invito a fermarsi, osservare e riflettere. Le opere in esposizione – una per ogni artista – non solo mettono in luce la varietà delle loro pratiche artistiche, ma fanno anche da ponte tra due mondi: l’Italia e gli Stati Uniti.

Il viaggio comincia con Senza titolo (Omaggio a Fontana) di Jannis Kounellis, un’opera monumentale del 1986 che gioca con la materia e lo spazio, trasformando il piombo in un campo di tensioni visive e concettuali. La sua ricerca sul dialogo tra passato e presente è immediatamente percepibile, un omaggio a Lucio Fontana e al suo innovativo approccio alla tela.

Lucio Pozzi
Lucio Pozzi, Consular Relocations, 2025
Courtesy Magazzino Italian Art, Cold Spring, and the Italian Cultural Institute, New York
Photo by Marco Anelli / Tommaso Sacconi

Proseguendo il cammino, il visitatore è accolto dalla magia della collaborazione tra Maria Lai e la cantante Ille Strazza. Per Ille (1984) è un’installazione che fonde arte visiva e musica, un’opera che trasforma il libro cucito in una partitura da leggere e ascoltare, in un gioco di segni e suoni che cattura l’essenza della ricerca poetica di Lai.

Infine, l’arte di Lucio Pozzi arriva in grande stile con Consular Relocations (2025), un’opera creata appositamente per questa mostra. Con i suoi quattordici elementi interconnessi, ciascuno evocante una divinità marina della tradizione greco-romana, Pozzi ci invita a riflettere sulla percezione dello spazio e sull’interazione tra colori, forme e strutture. La sua sperimentazione eclettica spazia tra astrazione e figurazione, un viaggio che si rinnova con ogni visita.

Il dialogo che nasce tra questi tre artisti non è solo visivo, ma anche culturale. Come sottolinea il Console Generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele, la mostra è un segno tangibile degli stretti legami tra l’Italia e gli Stati Uniti, e della crescita del Magazzino Italian Art, che dal 2017 è un faro della cultura italiana contemporanea negli Stati Uniti.

Un punto di vista condiviso dai fondatori di Magazzino Italian Art, Nancy Olnick e Giorgio Spanu, che aggiungono: “I tre artisti in mostra hanno instaurato legami duraturi con il pubblico e gli artisti americani, e siamo felici di portare il loro lavoro nel cuore di Manhattan”.

La mostra Dialogues Between Italy and America si inserisce in un percorso più ampio che celebra l’arte italiana contemporanea e la sua influenza globale. Con opere che spaziano dall’arte povera alla sperimentazione visiva e sonora, l’esposizione offre un’esperienza unica, invitando il pubblico a fermarsi e a riflettere sul significato di ogni creazione.

Jannis Kounellis
Jannis Kounellis, Senza Titolo (Omaggio a Fontana), 1986
Courtesy Magazzino Italian Art, Cold Spring, and the Italian Cultural Institute, New York
Photo by Marco Anelli / Tommaso Sacconi

Commenta con Facebook