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Cy Twombly da Sotheby’s. A New York soffia vento di record

Cy Twombly, Untitled, 1968 [New York City] Cy Twombly, Untitled, 1968 [New York City]
Cy Twombly, Untitled, 1968 [New York City]
Cy Twombly, Untitled, 1968 [New York City]

11 novembre 2015, New York

Il grafismo lirico delle “Blackboard” di Cy Twombly torna a far battere i cuori.

Il prossimo 11 novembre infatti, in occasione dell’asta di Post-War & Contemporary Art, un suo Untitled, 1968 (New York City) andrà all’incanto da Sotheby’s a New York. E nella Grande Mela già soffia vento di record. Gli esperti infatti pronosticano che la vendita potrebbe superare i 60 milioni di dollari.

Una previsione che si avvicina al record dell’artista battuto nel novembre 2014, quando un’opera della stessa serie da Christie’s a New York era stata aggiudicata per $69,6 milioni, e che raddoppia il risultato archiviato lo scorso febbraio da Sotheby’s a Londra dall’Untitled (New York City) assegnato per $29,9 milioni.

Questo Untitled, 1968 (New York City) proposto nel catalogo della prossima grande asta di arte contemporanea è un iconico esempio dell’arte di Cy Twombly. Non solo l’artista in questa serie di “Blackboard” dipinta a New York abbandona la ricchezza e il colore dei Baroque Paintings del periodo romano, ma approdando definitivamente nell’astrattismo, si lascia travolgere dal ritmo del segno grafico. Su una tela a sfondo grigio, si stagliano allineati su righe disegni informi che sembrano danzare sulla superficie pittorica. Riga dopo riga, sempre più grandi, sempre più vicini all’osservatore. Realizzati con un pastello a cera bianco, i segni danno all’opera l’aspetto di un’incisione, un graffio su una lavagna. Una danza che celebra il trionfo del lirismo calligrafico.

L’esemplare offerto da Sotheby’s è uno dei pochi ad essere rimasto in mani private. L’opera apparteneva infatti alla collezione di Charles Saatchi fino a quando, messo all’asta da Sotheby’s, nel 1990 è stato acquistato da Sydney M. e Audrey Irmas.

“E’ stata una decisione difficile separarmi da un tale capolavoro, ma l’idea di portare gioia e bene ad altri mi rende incredibilmente felice” – ha commentato Audrey Irmas.

Audrey Irmas and Rabbi Steven Z. Leder at Wilshire Boulevard Temple 9/2015. Photo: Rick Ueda
Audrey Irmas and Rabbi Steven Z. Leder at Wilshire Boulevard Temple 9/2015. Photo: Rick Ueda

L’intento della coppia è infatti mettere all’asta questo capolavoro di astrattismo americano per sostenere la costruzione del nuovo edificio della Fondazione Wilshire Boulevard Temple che sin dalla sua apertura nel 1862 è un importante punto di riferimento per la comunità ebraica di Los Angeles. I campus della congregazione ospitano infatti numerosi programmi comunitari, dai centri per l’infanzia, alle scuole elementari, dai programmi estivi per i bambini a programmi sociali e culturali per adulti. Ad occuparsi del nuovo edificio sarà l’Office for Metropolitan Architecture (OMA) diretto da Rem Koolhaas, per la prima volta impegnato in un edificio religioso, e il Temple che sarà costruito sarà intitolato The Audrey Irmas Pavilion.

“Ho amato vivere con questa magnifica opera di Cy Twombly per oltre 25 anni” – ha dichiarato Audrey Irmas. “Allo stesso modo, la Fondazione Wilshire Boulevard Temple è stata un’importante parte della mia famiglia per generazioni e quando ho avuto notizia del nuovo edificio e di come avrebbe arricchito l’intera comunità, ho deciso che fosse giunto il momento per condividere la mia fortuna con gli altri”

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