![Bottega di Leonardo da Vinci, Fernando Llanos (Valencia? ca. 1475/80 – post 1521), Salvator Mundi, sul verso iscrizione illeggibile: L[A] D[A] V / 1504, inchiostro nero su tavola preparata, 53,2 x 38,3 cm, prezzo realizzato € 650.000](https://artslife.com/wp-content/uploads/2025/04/20250429WDaVinci-1-721x1000.jpg)
Prezzo record per un disegno a inchiostro proveniente dalla bottega di Leonardo da Vinci nell’asta di dipinti antichi di Dorotheum, a Vienna, il 29 aprile 2025.
Il mercato dell’arte si trova in un momento di fermento per quanto riguarda la celebre iconografia del Salvator Mundi. Al di là della tradizione devozionale, a rendere celebre la figura è l’aggiudicazione record del 2017, quando Christie’s vendette per 450 milioni di dollari il celebre Salvator Mundi di Leonardo, a New York.
Arriva da lì l’eco che ha forse fomentato le vendite di Wannenes prima, che ha aggiudicato un Salvator Mundi riconducibile a un pittore caravaggesco del XVII secolo per 237,65 mila euro, a fronte di una stima di 2-3 mila euro, e ora di Dorotheum.
L’incompiuta raffigurazione del Salvator Mundi, realizzata a penna e inchiostro nero su tavola lignea e datata 1504, ha infatti superato ampiamente ogni aspettativa, con un’aggiudicazione da 650 mila euro, partendo dalla stima di 100-150 mila euro. Di recente scoperta e battuta all’asta di dipinti antichi a Vienna il 29 aprile 2025, l’opera è attribuita all’artista spagnolo Fernando Llanos, collaboratore della bottega di Leonardo da Vinci.
Evidenti le affinità stilistiche con il Maestro, soprattutto nei riccioli compatti e spiraliformi che richiamano vortici d’acqua e riprendono fedelmente la tecnica descritta da Leonardo nel suo Trattato della pittura e in svariati altri scritti.













